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 2014  aprile 23 Mercoledì calendario

I GRANDISSIMI CAMPIONI DI TENNIS SI SONO INFRATTATI A MONTE CARLO. NON CERTO PER IL SOLE, MA SOPRATTUTTO PERCHÉ LÌ SI PAGANO POCHE TASSE


Si è appena concluso il torneo di tennis di Monte Carlo. Che, per molti tennisti, significa giocare a casa. Risiedono nel Principato, infatti, il numero 2 delle classifiche Atp, il serbo Novak Djokovic, e poi il numero 6 ceco Tomas Berdych, il 9 canadese Milos Raonic, il 22 ucraino Alexandr Dolgopolov, il 27 croato Marin Cilic, il 41 ceco Radek Stepanek e il 71 australiano Bernard Tomic.
Anche l’italiano Simone Bolelli, attuale 332 del ranking mondiale, abita a Monaco. Potrebbe sembrare una esagerazione, visto il calibro del personaggio. Tuttavia il tennista bolognese, in carriera, ha vinto un bel gruzzolo: in soli montepremi circa 2,6 milioni di euro.
E per diventare residenti a Monte Carlo non bisogna necessariamente essere sceicchi: è sufficiente aprire un conto corrente in una banca locale, su cui versare almeno 500 mila euro, e avere una casa, di proprietà o in affitto, dove abitare con stabilità. Questo basta per non pagare le tasse sul reddito delle persone fisiche. Che, sommato ai 300 giorni di sole all’anno, fa del Principato uno dei posti più ambiti dai campioni della racchetta. Pure tre tenniste delle prime quindici della classifica Wta femminile (la 4 bielorussa Victoria Azarenka, la 6 ceca Petra Kvitova e la 15 danese Caroline Wozniacki) risiedono da quelle parti.
L’altra nazione che esercita una attrazione incredibile sul circuito tennistico è la Svizzera. Ci risiedono il numero 3 e il 4 del ranking, Stanislas Wawrinka e Roger Federer (freschi finalisti a Monte Carlo): ma loro sono svizzeri e perciò non c’è nulla di strano.
Hanno invece trasferito nei cantoni elevetici la loro residenza quasi tutti i più forti giocatori francesi: l’11 Richard Gasquet, il 12 Jo-Wilfried Tsonga, il 24 Gael Monfils, il 28 Gilles Simon, il 47 Julien Benneteau.
Motivo? In Svizzera ci si accorda con il cantone in cui si va a risiedere, pagando una tassa fissa annuale calcolata sul tenore di vita e non sui redditi personali. Così, fa, per esempio, pure la serba Ana Ivanovic, numero 12 del ranking. La numero 13, l’italiana Flavia Pennetta, invece, dopo qualche anno di residenza svizzera, ha da pochi mesi preferito tornare a vivere nella sua città natale: Brindisi.
Iniziano a diventare paradisi fiscali interessanti, tennisticamente parlando, anche le Bahamas, dove abitano il 29 canadese Vasek Pospisil e il 42 australiano (ex numero 1) Lleyton Hewitt, e pure Dubai, in cui è residente la serba numero 8 al mondo Jelena Jankovic.
Qualcuno potrebbe storcere il naso per queste politiche di gestione fiscale. Ma, pensandoci bene, il senso generale di pagare le tasse è per contribuire ai servizi di cui uno gode nel momento in cui abita e vive in un luogo.
I tennisti, invece, passano tutto l’anno in giro per il mondo, non godono, quindi, di tali servizi, e pagano già le imposte in ciascuna nazione sui montepremi vinti: è abbastanza logico, quindi, che vadano a cercare un luogo di residenza magari anche piacevole (vedi Monte Carlo) e dove il fisco sia soprattutto poco vorace. Ci sarebbe da chiedersi se Monte Carlo possa fruire dei servizi e del contesto che gli garantisce uno stato, la Francia, che appartiene alla Unione europea. ma questo discorso non debbono svilupparlo i tennisti bensì l’Europa unita. Se ci fosse.

Claudio Plazzotta, ItaliaOggi 23/4/2014