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 2014  marzo 29 Sabato calendario

In arrivo il tetto agli stipendi dei manager pubblici • Quanto costano le società partecipate dagli enti pubblici • I casinò d’Italia tutti in rosso • Un altro rinvio per i marò • Il benefattore di Busto Arsizio • Il valore della poesie • Calciatori disoccupati Manager Dal 1° aprile entrerà in vigore il decreto ministeriale del 24 dicembre 2013 che «impone l’immediato adeguamento ai nuovi limiti dei compensi» per i manager pubblici di società non quotate, controllate direttamente o meno dal Tesoro

In arrivo il tetto agli stipendi dei manager pubblici • Quanto costano le società partecipate dagli enti pubblici • I casinò d’Italia tutti in rosso • Un altro rinvio per i marò • Il benefattore di Busto Arsizio • Il valore della poesie • Calciatori disoccupati Manager Dal 1° aprile entrerà in vigore il decreto ministeriale del 24 dicembre 2013 che «impone l’immediato adeguamento ai nuovi limiti dei compensi» per i manager pubblici di società non quotate, controllate direttamente o meno dal Tesoro. I limiti non riguardano Enel, Eni, Finmeccanica, Ferrovie, Cassa depositi e prestiti e Poste. Il tetto massimo è di circa 311mila euro, cioè lo stipendio lordo annuo del primo presidente della Corte di cassazione. Ma esistono tre fasce, a seconda della complessità societaria. - Fascia 1. Anas, Invimit, Rai. Società non quotate con valore della produzione di almeno un miliardo, investimenti di 500 milioni e minimo 5mila dipendenti. L’ad deve percepire al massimo 311.658 euro lordi e il presidente circa un terzo: 93.497 euro. - Fascia 2. Coni servizi, Consap, Consip, Enav, Eur, Gse, Invitalia, Ipzs, Sogei, Sogin. Società con valore della produzione maggiore o uguale a 100 milioni, investimenti pari ad almeno un milione e almeno 500 dipendenti. Il limite ai compensi è pari all’80% di quello del primo presidente della Cassazione: 249.327 euro per l’ad e 74.798 per il presidente. - Fascia 3. Arcus, Istituto Luce, Italia Lavoro, Ram, Sogesid, Studiare Sviluppo. Sono le società con meno di 500 dipendenti e una produzione sotto i 100 milioni. All’ad sarà attribuito un compenso massimo di 155.830 euro, 50% di quello del primo presidente di Cassazione. Al presidente 46.749 euro. Partecipate Le oltre 7mila partecipate dagli enti pubblici (Regioni, Comuni, Province, Comunità montane) tutte insieme costano 12,8 miliardi di euro, hanno 300mila dipendenti, oltre 115 miliardi di investimenti programmati. Le poltrone sono più di 30mila, per le sole aziende partecipate dai Comuni. Ci sono quasi 16mila amministratori (ogni azienda ne ha in media 4,3), circa 12mila componenti degli organi di controllo. Poi quasi 3mila persone con incarichi diversi, da direttori generali in giù. Le imprese partecipate italiane erano 6.470 nel 2009, 7.340 nel 2011 (secondo il Tesoro) e alle ultime rilevazioni di Confindustria risultano 7.700. Nel 2011 viaggiavano con una perdita di circa 800 milioni. Il Centro studi della Confindustria calcola che, azzerando la partecipazione nelle imprese che non svolgono servizi pubblici, il risparmio per lo Stato sarebbe di 12,8 miliardi: più di quanto occorre per lo sgravio di 80 euro nelle buste paga dei redditi più bassi (Fubini, Rep). Casinò Nel 2011 il Casinò municipale Campione d’Italia, partecipato dal comune di Como, è riuscito a centrare una perdita da 40 milioni di euro (e a premiare il suo top manager Carlo Pagan con 311.658,53 euro lordi). Il Casinò di Venezia ha centrato un profondo rosso di 16 milioni di euro nel 2011, arrivando a una situazione di patrimonio netto negativo da 681mila euro; poi di nuovo ha perso 14 milioni di euro nel 2012, e il suo direttore generale Vittorio Ravà ha incassato 250mila euro lordi. La Casinò Spa di Imperia, altra controllata dell’ente locale che gestisce la casa da gioco di Sanremo, ha perso 2,3 milioni di euro (ibidem). Remore «Le rigidità legislative burocratiche, corporative, imprenditoriali, sindacali, sono sempre la remora principale allo sviluppo del nostro Paese» (il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco). Marò I giudici indiani hanno fatto slittare di altre quattro settimane l’udienza per i marò Latorre e Girone: è il ventottesimo rinvio. Comunque la Corte Suprema indiana ha accolto il ricorso della difesa per cui i due fucilieri di Marina non saranno giudicati sulla base delle indagini svolte dalla polizia antipirateria (Nia). Benefattore A Busto Arsizio è in azione un benefattore che, nottetempo, va a infilare assegni nelle cassette postali di Onlus. La prima volta è stata nove mesi fa: 41mila euro finiti a varie associazioni (tra queste 15mila euro all’Anfass, l’associazione che offre assistenza ai disabili e alle loro famiglie, 3mila a una comunità di recupero per tossicodipendenti, altrettanti alla Lions Tosi-Ravera). Questa volta è toccato all’Aias, che si occupa di bambini distrofici, e all’Unitalsi, che assiste e accompagna i malati a Lourdes: un assegno da da 10mila euro e la lettera «Grazie per quello che siete e per tutto quello che fate» (Corvi e Rotondo, CdS). Poesie I versi dei poeti aumentano il valore di un luogo. L’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza ha calcolato che Recanati, grazie a Leopardi, ha un aumento di valore di 1,4 miliardi di euro. I Malavoglia donano ad Aci Trezza 826 milioni. Catullo arricchisce Sirmione di 577 milioni. Levi regala ad Eboli 500 milioni e Collodi 389 alla sua città. Si tratta, spiegano, «di un valore economico intangibile che comprende l’indice di reputazione, la vivacità economica, il valore del territorio e la conoscibilità dei luoghi» (Scalise, Rep). Calciatori Aumentano i calciatori disoccupati (provenienti dalle serie minori): la Figc ne ha contati 30mila nel giro di tre stagioni (dal 2010 al 2013) (Tondo, Rep).