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 2014  marzo 28 Venerdì calendario

INCUBI

«Sogno di essere chiusa in una stanza senza finestre, né porte. E sul pavimento c’è l’acqua che sale, sale sempre di più. Ho paura di soffocare e non posso fare niente» (l’incubo ricorrente di Federica Pellegrini).

TARANTOLE «Più coraggiosi i piloti di oggi o quelli del passato? Non si può dire, ognuno si rapporta alle vetture della propria epoca. I piloti gareggiano sempre con lo stesso spirito, attaccano e affrontano i pericoli. Io davvero di paura non ne ho, tranne per le tarantole. Ma non ne ho mai viste, per fortuna» (Lewis Hamilton).

MARE «Io non perdo mai il sorriso. Certo, bisogna distinguere i momenti in cui divertirsi o essere seri. Quando io divento serio si nota. Paura della moto non ne ho mai. Mi resta la paura del mare, dell’acqua profonda, che non riesco proprio a superare» (Marc Marquez).

SQUALO «Mi piace lo squalo perché è intoccabile, velocissimo, esplosivo. In mare ho paura dello squalo, ma mi piace da impazzire. Quando attacca, non fallisce» (Francesca Schiavone).

TEMPO «La mia carriera ha sempre proceduto per piccoli passi avanti. Ma a 24 anni si ha il diritto di chiedere ancora tempo per poter crescere ed evolversi. Poi ci può anche stare che più di così non riesca ad andare. Però, a parte rare eccezioni, non mi pare che i grandi ciclisti italiani vincitori di classiche, prima dei 27-28 anni, si siano mai imposti» (Diego Ulissi).

CARTA D’IDENTITA’ «Mi diverto, e tanto, credetemi. Però mi rendo conto di essere agli sgoccioli della carriera e vorrei godermela al meglio. Insomma, non voglio perdermi nulla perché la mia carta d’identità non ammette repliche» (Samuele Papi, 41 anni a maggio).

BANDIERE «Denis è alla terza stagione a Bergamo, ha 32 anni ma proseguendo con questo rendimento può tranquillamente imitare Totti. Cigarini e il portiere Consigli potrebbero restare a vita. Come il capitano Bellini: è una delle ultime bandiere, un’istituzione e un esempio per i nuovi» (Stefano Colantuono).

PALLONE «Perché sono felice? Perché la mia vita ruota ancora attorno a un pallone, come quando ero piccolo e giocavo con i miei amici» (Alessandro Florenzi).

IDOLO «A volte leggo interviste di giovani calciatori di 18 anni che esordiscono in serie A ai quali il giornalista domanda: “Qual è il tuo idolo?” e succede che il ragazzo risponda “De Rossi”. E lì mi emoziono sempre» (Daniele De Rossi).