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 2014  marzo 24 Lunedì calendario

TUTTA MILANO DÀ LA CACCIA AI LADRI DELLA LIBRERIA ITINERANTE


«Mi hanno rubato un sogno, perchè al di là del danno economico, si sono presi un qualcosa che mi piaceva fare e che dava gioia e soddisfazione alle persone: ora l’unico pensiero è capire come ripartire». Non cede alla rassegnazione Filippo Nicosia, il 30 enne messinese ideatore di «Pianissimo», la libreria itinerante nata per portare libri di qualità là dove nessuno li porta, partendo dai piccoli comuni siciliani. Ma dopo 50 tappe attraverso l’isola, «Leggiu», il vecchio furgoncino Fiat Panorama del ’76 tornato a nuova vita grazie questa sorta di «slow book», alla sua prima apparizione milanese è scomparso. Gli organizzatori di «Fa’ la cosa giusta», la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili in calendario il prossimo week end, avevano infatti invitato Nicosia a presentare la propria attività, in vista anche del tour in programma da maggio e che avrebbe visto «Pianissimo» lungo le strade di Campania, Basilicata, Puglia e Calabria. Una sosta di un paio d’ore nel primo pomeriggio di sabato in zona Naviglio è stata però fatale. «La prima reazione è stata di incredulità – racconta Nicosia –. L’accoglienza della città è stata straordinaria e avevamo una fittissima agenda d’incontri: è un vero peccato per tutti. Poi, al di là del dispiacere per il legame affettivo verso quel mezzo su cui abbiamo macinato centinaia di chilometri di strada e decine di ore di letture, c’è anche la preoccupazione legata alle finanze: bisogna capire come rimborsare i 32 piccoli editori che ci avevano dato in conto-vendita i 500 libri del nostro personalizzato catalogo, e che rappresentano il cuore pulsante di “Leggiu”». Alla notizia del furto sui social network si è subito scatenata una gara di solidarietà: decine di messaggi sono immediatamente comparsi sulla pagina Facebook di «Pianissimo», mentre un appello virale è rimbalzato in rete invitando chiunque a segnalare eventuali avvistamenti del furgone. «“Pianissimo” nasce sul rapporto di fiducia: tra noi e i lettori a cui vogliamo consigliare letture non banali, e tra noi e gli editori indipendenti, che hanno scelto di partecipare a questa scommessa consapevoli che sia arrivato il momento di sperimentare nuove forme di promozione al libro – aggiunge Nicosia –. Questo pessimo contrattempo non deve assolutamente incrinare il circolo virtuoso che si è creato: la fiducia deve rimanere, anzi deve aumentare, ora è solo urgente trovare il modo per ripartire. Non so né come e né quando: so solo che presto noi e i nostri libri saremo di nuovo in strada».