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 2014  gennaio 08 Mercoledì calendario

RENZI STYLE


Qui maestri d’eleganza non ce ne sono: ma c’erano cento modi per andare a manifestare vicinanza a Pierluigi Bersani in ospedale, cento modi perché un segretario di partito portasse «l’abbraccio della comunità del Pd» ene desse pubblicità come pure è giusto. Limitiamoci a registrare il modo scelto da Matteo Renzi. È andato in ospedale, non ha parlato con Bersani (che era in terapia intensiva) e si è intrattenuto con la famiglia prima di lasciare l’ospedale dall’atrio principale, in mezzo a decine di telecamere e giornalisti, dunque ha rilasciato una serie di dichiarazioni citando «Elisa» e «Margherita» come se fossero figlie sue: esponenti di una famiglia, va detto, che sinora ai giornalisti non hanno detto una parola. Altri leader nella stessa giornata avevano optato per un certo low profile (Cuperlo, Fassina, Pizzarotti) ed è certo normale che Renzi attiri più di altri: ma il primo a saperlo era proprio lui. Ecco: diciamo che non è propriamente uscito dal retro. Diciamoche Renzi è così, trasforma tutto in comunicazione perché ciò che non viene comunicato non esiste: lasciato l’ospedale ha fatto un tweet («#forzabersani») perché anche un fuggevole pensiero deve essere reso pubblico. Non saremo noi a fargli la morale: il suo comportamento è stato del tutto usuale e infatti nessuno ha notato niente, non ha fatto nulla di ufficialmente disdicevole o proibito, così come non è proibito, per dire, vestirsi di giallo o di arancione. Purché, poi, non ci si dica anche eleganti.