Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  dicembre 13 Venerdì calendario

SUL WEB PARALLELO LA TESTA DI OBAMA VALE BEN 40 BITCOIN


Nell’internet oscuro e anonimo della rete chiamata «Tor» si cela un pericolo per il presidente americano Barack Obama e altri leader mondiali. Il capo della Casa Bianca è ai vertici della classifica delle persone importanti sulle quali pende una «taglia» sul sito Assassination Market, subito dopo l’ex capo della Federal Reserve, Ben Bernanke: su questo sito, persone coperte dall’anonimato possono offrire denaro digitale per la loro testa. Bernanke vale 124 monete digitali, oltre 120 mila dollari. Mentre la testa di Obama è «quotata» 40 Bitcoin, pari a circa 40 mila dollari. Il creatore del sito, che usa lo pseudonimo di Kuwabatake Sanjuro, ha detto alla rivista Forbes che se un utente è in grado di prevedere correttamente la data dell’assassinio, di Alessandro Carlini provando in questo modo di essere responsabile dell’azione, riceverà i fondi raccolti. L’idea è quella di provocare il caos, in un delirio di antipolitica: «Questo» ha detto Sanjuro alla rivista «distruggerà tutti i governi, in ogni angolo del globo, e da quel momento vivremo in un mondo migliore». Sebbene si stia parlando di un macabro gioco, si teme che esso possa comunque spingere qualche squilibrato all’azione. Infatti, l’Fbi tiene sotto stretto controllo il sito. Anche perché, non mancano i precedenti. L’anno scorso un uomo è stato arrestato dal Secret Service e condannato a sei mesi di carcere per aver minacciato di morte su Twitter il presidente americano. Il 21enne Donte Jamar Sims aveva scritto: «Il Secret Service sarà indifeso quando punterò il mio fucile alla fronte di Barack».