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 2012  dicembre 05 Mercoledì calendario

CONDANNARE

«Gli striscioni che contengono insulti gratuiti sono semplicemente da condannare. A me spiace vederlo nelle parte più attiva che è la curva perché sono loro che riescono a dare la personalità allo stadio. Ma la supremazia del tifo non deve manifestarsi ricordando tragedie altrui, perché queste non hanno nessuna fede» (Andrea Agnelli e il caso degli striscioni che hanno deriso la tragedia di Superga).
PAROLE «Mi ha causato grande dolore leggere quelle parole: mi hanno riaperto una ferita. È il segno che siamo un Paese caduto molto in basso. Sotto tutti gli aspetti. Chi ha esposto quello striscione è indegno di dirsi tifoso di alcuna squadra e non dovrebbe entrare in alcuno stadio, ma solo guardare nell’abisso che ha dentro» (Sandro Mazzola, che ha Superga perse il padre Valentino).
IDEE «Ho 82 anni e nessuno può togliermeli. Ma tempo fa discutevo con un signore che aveva 88 anni quando Luca (Montezemolo, ndr) era un quarantenne. Si chiamava Enzo Ferrari. E a quell’età, mi creda, mi faceva tremare perché era terribilmente duro, incisivo, lucido. Io 82 anni non me li sento. […] Le sembro così malandato, dopo che due domeniche fa si è tenuto il GP degli Usa che ho voluto e in qualche modo ho creato? E non mi fermo qui, ho mille altre idee…» (Bernie Ecclestone in risposta a Montezemolo che lo ha definito troppo vecchio).
ESAGERATO «Per anni siamo andati in una direzione: tanta tecnica per eseguire bene le curve e prevalere su percorsi difficili e ghiacciati. Abbiamo esagerato, perché in Coppa molte volte trovi neve molle. E lì ci siamo impantanati. È come gareggiare in Formula 1 su circuiti bagnati: i cavalli non contano più, devi trovare un altro assetto. Così in estate abbiamo lavorato sulla velocità» (Gianluca Rulfi, allenatore della squadra maschile di sci, spiega i segreti dell’exploit degli Azzurri).
CARICA «La Federazione internazionale mi ha messo i bastoni fra le ruote, ma non rinuncio al progetto. La prossima stagione tornerò alla carica: la questione del sesso non è più un problema in tanti aspetti della vita e in molti sport. Ormai si parla di uguaglianza: ci deve essere una via per mettere da parte sesso, orgoglio ed ego e permettere che ognuno di noi faccia ciò che ha veramente a cuore» (Lindsey Vonn, sciatrice, intenzionata a gareggiare con i maschi).