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 2012  agosto 11 Sabato calendario

INCAZZATO

«Quando si gioca con il Real non bisogna pensare in questo modo. Siamo a New York, davanti a sessantamila persone, stadio pieno, occhi di tutti addosso, milioni di occhi collegati in tv. Non è mica la partita di Solbiate Arno. È stato un errore gravissimo e non tollero queste figuracce. Sono incazzato nero» (l’ad del Milan Adriano Galliani infuriato contro il mister Allegri)

SCONFITTE «Per vincere bisogna ripartire ogni giorno dalle sconfitte» (Fabrizio Donato, dopo il bronzo nel triplosalto)

DRAMMI «Non siamo riusciti a ripetere la prestazione dell’andata, ma non mi ero esaltato allora e non faccio drammi adesso. Non è intelligente fare drammi il 9 agosto. E sarò sincero: dopo il 3-0 di Spalato ci siamo permessi di caricare a livello atletico e nei singoli un po’ si è visto. Soprattutto contro una squadra come l’Hajduk che è biologicamente più avanti di noi sotto il profilo fisico» (Stramaccioni, allenatore dell’Inter dopo aver 2-0 contro l’Hajduk).

TEMPO «Stavo bene, sono in gran forma. Ero convinto di poter correre in 1’40”, c’era bel tempo, a quel punto ho deciso che avrei provato. E’ stata una giornata perfetta» (Lekuta Rudisha, dopo aver vinto l’oro correndo i suoi 800 metri alla velocità di 28,540 chilometri orari)

INVINCIBILE «Alex fra le lacrime si è scusato con me, ma gli ho detto di farlo con tutti quanti l’hanno aiutato in questo anno e mezzo. Gli ho detto che ha tradito, me e tutti quanto gli stavano intorno. Certo, ora voglio sapere perché si è dopato e lui mi ha risposto che si sentiva schiacciato dall’immagine dell’atleta invincibile. Penso che non dica tutta la verità. Se condanno l’atleta Schwazer, l’uomo mi ha fatto pena. È a pezzi. Non bisogna lasciarlo solo, quando mi sbollirà la rabbia cercherò forse di aiutarlo anch’io» (Didoni, il tecnico di Alex Schwazer, squalificato per doping e sospeso dall’arma dei carabinieri).

LEGENDA «Tutto il mondo lo ha visto. Adesso sono legenda» (Usain Bolt, dopo l’oro nei 200)

SOGNARE «Grazie a tutti per i vostri messaggi che mi commuovono. È stata la mia ultima gara, è stato bello sognare insieme» (Josefa Idem, 47 anni, canoista azzurra)