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 2013  gennaio 25 Venerdì calendario

SPORTEGOLANDO 20130125

LIMITE «I velocisti di oggi sono atleti che devono fare uno sforzo spaventoso perché i materiali attuali richiedono una potenza enorme e pretendono una preparazione dura. Detto questo, ritengo incomparabili le età dello sci: Toni Sailer ai Giochi di Cortina, per dire, era costretto a frenare, altrimenti sarebbe finito sulle piante. Ora, invece, si può cercare il limite» (Franz Klammer, un oro olimpico, due iridati, 25 successi in discesa nella Coppa del Mondo di sci).

TONSILLE «Superare i 150 km/h non mi fa paura. Il metro di giudizio è se ti diverti o meno. Io ancora mi diverto. Ma non è sempre stato così. Solo pochi anni fa quando superavo i 130 km/h mi sentivo insicuro, inconsciamente mi mettevo in difesa. Ma ancora ho un problema: scio con la bocca aperta e a quella velocità con l’aria fredda mi si infiammano le tonsille» (Christof Innerhoffer, sciatore azzurro).

GIOVANE «Sono giovane, ma so abbastanza di calcio per dire che le partite vanno giocate. Noi non molliamo niente» (Stephan El Shaarawy, attaccante del Milan)


FILM «Ricordo bene quella giornata, mi ero isolato da tutti. stavo vedendo un film con mia moglie e i miei figli, poi ad un certo punto ho cambiato canale: Sky annunciava l’annullamento della penalizzazione al Napoli. Ho capito che la situazione si stava mettendo bene e ho reagito alla notizia con un pianto liberatorio. Ho subito un’ingiustizia, ma io e Grava ne siamo usciti puliti. Non c’è alcuna macchia nella nostra carriera ed è la notizia più importante» (Paolo Cannavaro).

PELLE «Mi spingo a dire che la Juventus è diventata il mio stile di vita. Questo mondo mi è entrato dentro, per questo non riesco più a immaginarmi con un’altra maglia» (Gigi Buffon, che ha rinnovato mercoledì il contratto con i bianconeri fino al 2015).

CASI «Stiamo giocando ogni 3 giorni da Natale. E sotto porta ci vuole più convinzione. Il nostro è un calcio dispendioso, ma lavorando bene si riesce a farlo per 90 minuti. I gol subiti? I casi della vita» (l’analisi di Zdenek Zeman del momento della sua Roma).

BALA «El Peppìn l’è vun ch’el gha la bala legada ai pé cun la curdeta» (Ha la palla legata ai piedi con lo spago. Così dicevano i milanisti di Giuseppe Meazza) 22/1/2013