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 2011  ottobre 04 Martedì calendario

SPORTEGOLANDO 20111004

ETA’. «Ho fatto tante stagioni ad alto livello con moto e team di punta quando non ero pronto e ho trovato situazioni sbagliate quando avrei potuto fare bene. Quest’anno, con Ducati e Althea ho avuto quello che serviva e anch’io ho fatto il salto di qualità. E poi non si finisce mai di imparare, sto andando più forte che a inizio stagione. Le vittorie sono la benzina migliore» (Carlos Checa, 38, campione del mondo superbike).

MEZZ’ORA. «Quella vista nella partita contro l’Irlanda non è la vera Italia: possiamo giocare molto meglio. Purtroppo abbiamo pagato a caro prezzo gli svarioni difensivi. Il nostro sistema funziona se riusciamo a tenere gli avversari sulla linea del vantaggio, ma se invece avanzano non abbiamo la velocità necessaria per contrastarli. E poi gli infortuni avuti nel primo tempo ci hanno molto limitato: nella prima mezz’ora la nostra pressione ci ha consentito di rimanere in partita» (Nick Mallet, ct della nazionale italiana di rugby).

RIPENSAMENTI. «Questa squadra ha ancora molto da dare alla pallavolo italiana. E facile per un allenatore parlare della componente emozionale, ma non penso che sia neppure giusto. Evidentemente ci sono delle cose che non sono riuscito a trasmettere. Dei miei errori ne ho parlato spesso in passato, questa volta voglio analizzare le cose con calma e pensarci bene. Si, certamente avrò fatto qualcosa di male ma se ci ripenso adesso, tante cose le rifarei probabilmente alla stessa maniera» (Massimo Barbolini, ct della nazionale italiana di pallavolo).

DISASTROSO. «Sono deluso dal livello dell’arbitro, così scarso, ma così scarso.. La sua scarsezza è durata 90 minuti, mi auguro di non trovarmi più di fronte a un personaggio simile. Non è stato all’altezza, ci ha danneggiato tantissimo, ci faremo sentire. Ha rovinato stupidamente una partita bellissima. E con l’allenatore si è comportato male, non ha avuto il coraggio di cacciarlo, gliel’ha mandato a dire» (Massimo Moratti dopo la sconfitta contro il Napoli).

PAVONE. «Un po’ di ironia non guasta mai. Nel libro l’ho usata anche nei miei confronti. Per esempio racconto di quando, come un pavone, nel salotto buono di casa, annuncio alla famiglia: avete di fronte a voi il nuovo allenatore della Juventus. E loro in coro: ma vai a cagare» (Carlo Ancelotti).