Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  giugno 25 Martedì calendario

Berlusconi condannato a sette anni nel processo Ruby • Josefa Idem lascia il ministero dello Sport e delle Pari opportunità • Morti: Emilio Colombo, l’ultimo dei padri costituenti, Gigi Rizzi, l’ultimo dei playboy • Il mistero Snowden • Quanti soldi col nome di Mandela • La guida delle attività anti-pizzo • Bambini americani a scuola anche d’estate Berlusconi/1 Silvio Berlusconi nel processo Ruby è stato condannato a 7 anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici: nel 2010 l’allora 73enne presidente del Consiglio ebbe rapporti sessuali a pagamento con Karima El Mahroug consapevole che la marocchina aveva 17 anni e, quando la ragazza fu portata in questura per essere identificata (27 maggio 2010), al fine di evitare che raccontasse cosa accadeva ad Arcore, telefonò (intorno alle 23) da Parigi e fece pressioni così forti da costringere i vertici della questura a rilasciarla e affidarla alla consigliera regionale Nicole Minetti

Berlusconi condannato a sette anni nel processo Ruby • Josefa Idem lascia il ministero dello Sport e delle Pari opportunità • Morti: Emilio Colombo, l’ultimo dei padri costituenti, Gigi Rizzi, l’ultimo dei playboy • Il mistero Snowden • Quanti soldi col nome di Mandela • La guida delle attività anti-pizzo • Bambini americani a scuola anche d’estate Berlusconi/1 Silvio Berlusconi nel processo Ruby è stato condannato a 7 anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici: nel 2010 l’allora 73enne presidente del Consiglio ebbe rapporti sessuali a pagamento con Karima El Mahroug consapevole che la marocchina aveva 17 anni e, quando la ragazza fu portata in questura per essere identificata (27 maggio 2010), al fine di evitare che raccontasse cosa accadeva ad Arcore, telefonò (intorno alle 23) da Parigi e fece pressioni così forti da costringere i vertici della questura a rilasciarla e affidarla alla consigliera regionale Nicole Minetti. Per far uscire la ragazza, Berlusconi disse che si trattava della nipote di Mubarak, ma in questura sapevano già dalle 19 che Ruby era marocchina e scappata da una comunità di Messina. Il verdetto del Tribunale di Milano è più pesante delle richieste avanzate dai pm (6 anni) perché «l’induzione» alla prostituzione nel giudizio del tribunale (il presidente Giulia Turri, Orsola De Cristofaro e Carmen D’Elia a latere) è diventato «costrizione». Berlusconi/2 La reazione di Berlusconi: «Ero veramente convinto che mi assolvessero perché nei fatti non c’era davvero nessuna possibilità di condannarmi, e invece è stata emessa una sentenza incredibile, di una violenza mai vista né sentita prima, per cercare di eliminarmi dalla vita politica di questo Paese». Questa «non è soltanto una pagina di malagiustizia, è un’offesa a tutti quegli italiani che hanno creduto in me e hanno avuto fiducia nel mio impegno per il Paese». E infine: «Ancora una volta, intendo resistere a questa persecuzione perché sono assolutamente innocente e non voglio in nessun modo abbandonare la mia battaglia per fare dell’Italia un Paese davvero libero e giusto». A differenza di altre volte, non ha più assicurato il sostegno del Pdl al governo. Idem Josefa Idem, ministro per lo Sport e le Pari opportunità, ieri sera ha lasciato il suo incarico dopo un incontro a palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Enrico Letta. Non sarà nominato un nuovo ministro: il premier ridistribuirà le deleghe. L’ex campionessa ha deciso di dimettersi dopo le accuse di evasione fiscale per non aver pagato Ici e Imu, di aver fatto pagare i corsi in una palestra dichiarata solo come abitazione, di aver fatto abusi edilizi, di essere stata assunta dal marito in maniera non regolare. Sagrestanello È morto a 93 anni Emilio Colombo, ultimo padre costituente ancora in vita. Era nato a Potenza l’11 aprile 1920. Carriera politica: presidente del Consiglio dall’agosto 1970 al febbraio 1972, sei volte ministro degli Esteri, sei del Tesoro, quattro all’Industria, una al Commercio estero, tre alle Finanze, due al Bilancio e programmazione economica, due all’Agricoltura e foreste, presidente del Parlamento europeo nel 1977 e ancora nel 1985, presidente del Comitato atlantico nel 1990, presidente dell’Unione europea democratico-cristiana nel 1985 e quindi presidente dell’Internazionale democratico-cristiana nel 1993, infine senatore a vita nominato nel 2003 da Carlo Azeglio Ciampi. Esordio nel 1945, a Matera: è segretario generale della Gioventù dell’Azione cattolica ed entra nell’assemblea costituente con 26.000 voti, sfidando Francesco Saverio Nitti (che di lui diceva: «Ma che vuole questo sagrestanello?»). Un’ombra: appena dopo la nomina a senatore a vita viene coinvolto in un’inchiesta sul traffico di cocaina a Roma. Ammette di averne fatto uso personale «per ragioni terapeutiche», per affrontare lo stress da lavoro e nel 2010 chiede perdono: «Nella vita, ogni persona tenta di inviare messaggi. Tra quelli negativi, da parte mia, c’è questo episodio. Per il quale oggi, in piena onestà, mi sento di dover chiedere scusa al Paese. Sì, di chiedere scusa». Il suo ultimo gesto pubblico è la presidenza provvisoria del Senato il 15 marzo 2013: è a lui proclamare Pietro Grasso nuovo presidente. Piedi nudi «Noi ragazzi italiani per piacere, per conquistare, dovevamo lottare contro gli straricchi. Io me la giocavo tutta con la mia faccia e con la simpatia. Piedi nudi, jeans, capelli al vento e via» (Gigi Rizzi, playboy che conquistò Brigitte Bardot nel 1968, morto a Saint Tropez domenica 23 giugno, giorno del suo sessantanovesimo compleanno, mentr’era a tavola, con una trentina di amici). Snowden Non si sa che fine abbia fatto Edward Snowden (vedi Fior da fiore del 24 giugno 2013): avrebbe dovuto lasciare Mosca per L’Avana e infine Quito, ma non era sull’aereo. Ci si chiede addirittura se sia mai veramente arrivato nella capitale russa, dato che nessuno l’ha visto. Probabilmente è nel Paese, come sostengono gli Stati Uniti sempre più irritati, e si trova sotto la protezione dei servizi di sicurezza, o addirittura sta collaborando con gli 007 russi. Mandela Da 17 giorni Mandela è grave in ospedale e tutto intorno a lui si fanno un sacco di soldi: a Qunu, uno dei villaggi dell’Eastern Cape dove Mandela è cresciuto, le case sono state trasformate in bed&breakfast per lucrare sulla frotta di giornalisti e turisti attesi in caso di morte dell’ex compaesano; qui le stanze con vista sulla casa dove visse Mandela possono arrivare anche a 200 euro. Gli abitanti delle palazzine di fronte all’ospedale di Pretoria dove è ricoverato affittano i balconi alle troupe tv a 350$ al giorno. Il nome di Mandela è anche associato a un vino, creato dalla figlia maggiore Makaziwe, a una linea d’abbigliamento (la 46664, suo numero di prigionia a Robben Island), al reality Being Mandela, in cui due sue nipoti mostrano la loro poco interessante vita privata. Quelli del partito Anc (African National Congress) stanno usando i soldi fatti col nome di Mandela per erigere statue ovunque: l’ultima lo ritrae come un pugile (la boxe è una sua passione). Costo: 40mila euro (Simoncelli, Sta). Pizzo Le pagine gialle anti-pizzo: una lista delle attività commerciali di Sicilia, Calabria, Campania e Puglia i cui titolari hanno denunciato di subire ricatti o annunciato, ancora prima che qualche malvivente li avvicini, che loro non pagheranno. La guida è stata pensata come depliant turistico: chi va in vacanza in quei posti può scegliere le attività anti-pizzo e quindi sostenerle. Tra alberghi, ristoranti, pizzerie, pub, alimentari, negozi d’abbigliamento eccetera, sono 472 attività in Sicilia, 429 in Campania, 155 in Calabria, 85 in Puglia (Bianconi, CdS). Scuole Negli Stati Uniti i bambini frequentano i corsi estivi organizzati dalle scuole per scongiurare il «summer brain drain», ovvero l’oblio di tutte le nozioni apprese nell’anno scolastico. Dalle ultime ricerche emerge, infatti, che durante le vacanze si perdono due mesi e mezzo delle competenze matematiche acquisite nell’anno e oltre tre mesi nelle capacità di lettura. Il 66% degli insegnanti sostiene che ogni volta a settembre impiega dalle tre alle quattro settimane per riportare la classe al livello in cui l’aveva lasciata a giugno. La situazione è ancora peggiore per i bambini di ceti sociali più poveri, dove i genitori hanno poco tempo per occuparsi dei figli. Un’analisi della Johns Hopkins University di Baltimora mostra che ogni estate gli alunni meno fortunati perdono un mese di studi in più rispetto agli altri, creando così quel divario che dalle elementari diventa insormontabile al momento di entrare al college (Vincenzi, Rep).