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 2013  aprile 27 Sabato calendario

ARTOM FA IL GURU DELLE IMPRESE, MA LE SUE RESTANO AL PALO


Arturo Artom, brillante torinese di 47 anni, è diventato una sorta di ambasciatore del grillismo sui temi dell’economia e dell’imprenditorialità. Ha creato la Confapri, e in nome e per conto di questa entità gira l’Italia e incontra le aziende insieme con Gianroberto Casaleggio, l’ideologo-guru del Movimento 5 Stelle, che ha conosciuto solo due mesi fa.
Cosa è Confapri? È una rete superpartes di esperti appartenenti a gruppi, associazioni e movimenti.
Definizione fumosa. La sigla sta a significare Conferenza permanente di esperti delle attività produttive italiane per un rinascimento italiano. Mah. Comunque Artom appare in tv, ora anche nelle trasmissioni di dibattito politico (ieri mattina, ad esempio, era a Omnibus su La7). Apparire gli piace tanto. Era pure a The Apprentice, il programma cult di Flavio Briatore in onda su Cielo e Sky lo scorso autunno, in qualità di esperto in selezione del personale. Artom, insieme con Casaleggio, offre consigli sulla imprenditorialità. Ma lui ne sa veramente qualcosa?
L’ingegnere torinese, secondo quanto risulta alla banca dati del Cerved, compare attualmente nell’azionariato di quattro società: Artom Innovazione srl, Muvis srl, Netsystem e Arturo Artom&c Productions.
Artom Innovazione è una sorta di holding di partecipazioni, creata il 22 dicembre del 2004, e di cui Artom controlla l’85%. Ora risulta inattiva, e l’ultimo esercizio per il quale ha presentato bilancio è quello del 2007. Nel 2005 ha fatturato zero euro (con una perdita di 605 euro), nel 2006 fatturato per 4 mila euro (utile per 1.700) e nel 2007 2.500 euro con un rosso di 2.670. Poi stop. Aveva partecipazioni al 31,86% in Muvis e al 41,9% in Your Truman show Inc, azienda di San Francisco specializzata in servizi on line.
Le grandi idee Artom le aveva però riservate a Muvis, azienda fondata il 10 gennaio 2005 e che proponeva al mercato «un rivoluzionario sistema di illuminotecnica wireless». La società ha presentato bilanci fino all’esercizio 2008. Nel 2006 ha fatturato 402 mila euro (247 mila di perdita), nel 2007 ricavi per 790 mila euro (298 mila di rosso) e nel 2008 fatturato a 804 mila euro (e 37 mila di perdita). Poi stop. Il suo business derivava all’88% da «un contratto di fornitura con una primaria azienda del settore illuminazione» e per il 12% dalla «vendita di lampade marchiate Muvis».
Quindi c’è Netsystem, vecchio pallino di Artom (a inizio 2000 il suo gruppo voleva fornire collegamenti Internet via satellite) creata, nella sua nuova versione, il 22 aprile 2008, controllata al 99% da Artom, e inattiva.
Infine, il 31 luglio del 2008, Artom ha creato la Arturo Artom&c Productions, società specializzata nella produzione di documentari sulle eccellenze italiane rivolte al mercato internazionale. Secondo la banca dati del Cerved ha presentato il bilancio solo per l’esercizio 2008, con un fatturato di zero euro e perdite per 39 mila.
Insomma, parrebbe proprio che se uno volesse avere consigli su come fondare società inattive, o che fatturano poco e che perdono soldi, troverebbe in Artom il mentore ideale.
Nonostante le ripetute debacle imprenditoriali, Artom è sempre in tv o sui giornali, distribuisce ricette, conquista spazi, riceve inviti e presenzia sempre in prima fila a party e vernissage.
Il suo vero lavoro è senior advisor di Accenture. Il resto va bene, forse, per Casaleggio e le truppe 5stellate.