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 2013  aprile 27 Sabato calendario

GIOVANI DEPUTATI E RICERCATORI IL TEAM DEL PREMIER

Giovedì, giorno di festa, mentre il presidente incaricato Enrico Letta svolgeva le consultazioni al primo piano di Montecitorio, gli unici parlamentari ad aggirarsi per il Palazzo erano loro. I suoi, i lettiani: faceva il tifo per il governo mischiato tra i giornalisti il deputato sardo Francesco Sanna, in altri tempi responsabile del movimento giovanile Dc. Scendeva alla buvette la piacentina (come Bersani) Paola De Micheli, vice capogruppo, impegnata nel conteggio dei potenziali contrari alla fiducia nel Pd. Era il più assediato dai cronisti Francesco Boccia, considerato il deputato più vicino a Letta, economista pugliese dai modi gentili, dialogante per dovere familiare: nel Pdl lo chiamano affettuosamente “il cognato”, per via del suo matrimonio con la collega berlusconiana Nunzia De Girolamo.

La squadra di Enrico Letta. Gli uomini e anche molte donne, di cui tanti giovani, a lui più vicini. Non ci sono solo i parlamentari – una ventina, tra cui il sardo Marco Meloni, il segretario del Pd ligure Lorenzo Basso, il piemontese Enrico Borghi, il veneto GianPietro Dal Moro, il campano Guglielmo Vaccaro, la giovane neoeletta umbra Anna Ascani -, c’è anche tutta una galassia di persone che gravita attorno al premier incaricato attraverso pensatoi e centri studi. Tre in particolare: l’Arel (Agenzia di ricerche e legislazione), fondata nel ‘76 da Beniamino Andreatta e di cui Letta è segretario generale da quasi vent’anni (è partito da lì mercoledì quando è stato convocato al Quirinale); VeDrò, l’associazione, anzi il “think net” nato nel 2005, fondato proprio dall’attuale premier incaricato insieme ad altri quarantenni di diverso schieramento politico per riflettere sul futuro dell’Italia, che si dà appuntamento a Drò ogni estate per una serie di workshop; e “360”, l’associazione nata nel 2007 in occasione della sua candidatura alle primarie per la guida del Pd.

Ecco, così, per esempio, nella squadra che guida l’Arel si trova la storica portavoce di Letta quando era ministro, Maria Antonietta Colimberti, giornalista di “Europa”. E’ stata ricercatrice all’Arel la deputata Alessia Mosca (già nella segreteria tecnica di Letta quando lui era sottosegretario alla Presidenza del Consiglio), così come la giovane deputata Marianna Madia: oggi non fa più parte dei lettiani, si è spostata verso l’ala sinistra del Pd, ma mantiene ottimi rapporti con Letta. Il timone di VeDrò, invece, è retto con la carica di presidente dalla quarantenne romana Benedetta Rizzo, fidatissima del premier incaricato, accreditata oggi come suo possibile capo della segreteria. Così come è considerato un uomo che potrebbe entrare in un suo staff Riccardo Capecchi, che del think net è tesoriere.

Ma il motore dei lettiani in politica è l’associazione “TrecentoSessanta”: segretario generale è Francesco Russo, direttore un’altra lettiana di ferro, Monica Nardi, all’ufficio stampa l’irpina Alessandra Calise. Ancora, un’altra donna del team lettiano è la segretaria Debora Fileccia. In vista di un impegno gravoso come quello di governo, poi, chissà, nella squadra potrebbe esserci bisogno di altre figure di cui il presidente incaricato ha stima: dall’amico Andrea Paci, docente di economia e gestione delle imprese e membro del comitato di tesoreria del Pd, a Fabrizio Pagani, suo capo della segreteria tecnica quando era sottosegretario, oggi al lavoro all’Ocse.