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 2013  aprile 26 Venerdì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - ARMI CHIMICHE IN SIRIA?


REPUBBLICA.IT
GLI 007 degli Stati Uniti ritengono che il regime siriano abbia usato armi chimiche su piccola scala, anche in particolare un micidiale gas nervino, il sarin: ad affermarlo è stato da Abu Dhabi il capo del Pentagono, Chuck Hagel, sottolineando che si tratta di "una questione seria". Anche Londra ha ribadito che la Gran Bretagna ha "limitate ma convincenti" informazioni sull’utilizzo di armi chimiche in Siria, compreso il sarin. Una convinzione espressa con forza nei giorni scorsi anche dalla Francia e da un alto ufficiale dell’intelligence militare israeliana (Aman), il generale Itay Brun.
Ma la dichiarazione di Hagel non sembra ancora indicare che il presidente siriano Bashar al-Assad abbia effettivamente superato quella "linea rossa" tracciata dal presidente Obama per un eventuale intervento militare statunitense. La Casa Bianca, in un lettera ad alcuni alti esponenti del Congresso, parla infatti di valutazioni di intelligence raggiunte con "diversi gradi" di certezza, che quindi "non sono sufficienti" per indicare chi e come abbia usato le armi chimiche in Siria, e servono fatti "credibili e corroborati" per "guidare" le decisioni da adottare.
La questione centrale, ha spiegato una fonte del Pentagono, è che l’amministrazione Obama non vuole ripetere gli errori dell’Iraq. Ma c’è anche la riluttanza di Barack Obama di farsi coinvolgere su un nuovo scenario di guerra proprio mentre gli Usa stanno per lasciare l’Afghanistan.
Proprio in risposta alle parole
di Hagel, la coalizione dei ribelli siriani ha invitato l’Onu ad intraprendere "azioni rapide" perchè in caso contrario "il regime di Assad interpreterà questo come un’accettazione internazionale del suo vasto impiego di armi chimiche". In una dichiarazione questa sera la coalizione aggiunge che "il regime di Assad deve capire che, come hanno sottolineato l’Onu, gli Usa e molti altri paesi l’uso di armi chimiche è la linea rossa".
E i ribelli hanno anche raccontato al quotidiano statunitense Usa Today di aver "ammassato per mesi le prove che il regime ha usato i letali gas nervini malgrado la minaccia (del presidente americano di un intervento se avesse superato) la ’linea rossa’". Il quotidiano afferma di aver ottenuto "in esclusiva" una serie di documenti, forniti da elementi dell’opposizione anti-Assad, che confermerebbero l’uso di armi chimiche, "in almeno 10 diverse località in Siria", in 4 provincie a partire dallo scorso dicembre.
Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha preso atto della lettera inviata dalla Casa Bianca al Congresso riguardo l’uso delle armi chimiche in Siria. Attraverso il suo portavoce, Ban ha detto di "aver preso seriamente in considerazione il contenuto della missiva". "Le Nazioni Unite - ha continuato - non sono nella posizione di commentare informazioni provenienti dall’intelligence americana".
Il segretario generale ha sottolineato che il team di esperti che dovrà indagare sul possibile uso di armi chimiche in Siria è pronto a partire, ma non ha ricevuto ancora il permesso dal governo di Damasco di entrare. Ban ha chiesto più volte alle autorità siriane il via libera, e oggi ha rinnovato il suo appello a garantire l’ingresso del team di esperti Onu.
(26 aprile 2013) © Riproduzione riservata

CORRIERE.IT
L’intelligence Usa ha è convinta che «verosimilmente» il regime siriano abbia usato armi chimiche «su piccola scala». Lo ha affermato il segretario alla Difesa Usa, Chuck Hagel dagli Emirati Arabi Uniti. Ma la Casa Bianca getta acqua sul fuoco: le informazioni di cui disponiamo non sono sufficienti per affermare che in Siria siano state usate armi chimiche. Washington afferma che sono necessari ulteriori accertamenti per poterlo affermare con certezza e che comunque gli Usa sono pronti ad «ogni contingenza». E se arriveranno le prove che il regime siriano ha superato la «linea rossa» sull’uso delle armi chimiche, gli Stati Uniti consulteranno gli alleati sulla prossime mosse da intraprendere.
PROVE CONVINCENTI - La Gran Bretagna sposa la tesi dell’impiego di armi chimiche in Siria. Il governo di Londra ha «limitate ma convincenti» informazioni sull’utilizzo di armi chimiche in Siria, compreso il letale gas nervino Sarin.
INTERVENTO ONU - Una task force Onu per indagare sul possibile uso di armi chimiche in Siria è pronta a partire, ma il governo di Damasco ha finora impedito l’ingresso: lo ha detto il numero uno degli affari politici delle Nazioni Unite, Jeffrey Feltman al Consiglio di Sicurezza sul Medio Oriente. «Gli esperti sono pronti al dispiegamento in 24-48 ore da quando arriverà il via libera da parte del governo», ha aggiunto Feltman
LA REPLICA DI DAMASCO - La Siria accusa i gruppi di opposizione e Al-Qaida di aver usato armi chimiche ad Aleppo il 19 marzo scorso, armi provenienti dalla Turchia.. È la tesi illustrata a Mosca dal ministro per l’Informazione siriano Umran Ahid al-Zàbi: «Il governo siriano e le sue forze non hanno mai usato e mai useranno alcuna arma chimica, anche se la possedessero - ha precisato il ministro -. E se ci sarà necessità di indagare sul posto, noi proponiamo che a farlo siano gli specialisti russi».