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 2013  aprile 20 Sabato calendario

I MONDIALI DI FIGURACCIA

ROBINHO
CHELSEA AND THE CITY
Conferenza stampa di presentazione del Manchester City per il neoacquisto Robinho che subito afferma: «Sono contento di aver firmato con il Chelsea». (Settembre 2008)

GREG NORMAN
Familiarità... con la lingua.
Dopo l’ennesimo successo, il golfista australiano mostra gratitudine: «Devo molto ai miei genitori, in particolare a mio padre e mia madre».

FRANCESCO TOTTI
Capitano, “cosa” dici.
Interrogato sulle unioni dei gay, Francesco Totti si incarta: «Io rispetto, rispetto l’omofobia, io rispetto la gente che vuole fare quella cosa». (6 settembre 2012)

RUUD GULLIT
La carica dei 102.
Reduce da una sconfitta in panchina, Ruud fa il matematico: «Abbiamo avuto il controllo del 99 per cento del match, ma l’altro 3 per cento ci è stato fatale».

PAOLO BERLUSCONI
Il grande fratello.
Mario Balotelli ha firmato per il Milan e sta per esordire con l’Udinese. Il vicepresidente rossonero non contiene la gioia: «Andiamo a vedere il negretto di famiglia». (Durante la manifestazione del Pdl a Monza, 4 Febbraio 2012)

PAUL GASCOIGNE
Rai di tutto di più.
«Gascoigne, conosce qualche parola di italiano?», chiede l’intervistatrice della Rai all’arrivo a Roma dell’inglese per giocare con la Lazio. Immediata la risposta: «Ciao bagascia».

ALBERTO TOMBA
L’uovo di Colombo.
Anno 1992, festeggiamenti a Genova. Partecipa anche Alberto Tomba: «Il cinquecentenario colombiano è una delle cose che capitano solo qualche volta all’anno».

NEREO ROCCO
Parigi val bene una messa... in scena.
Trasferta a Parigi del Milan.
Un tifoso italo-francese locale: «Monsieur Rocco, mon ami». Risposta dell’allenatore triestino: «Mona a mi? Mona a ti e anca testa de gran casso». (Primi anni 60, trasferta del Milan in Francia.

FRANCESCA SCHIAVONE
Nel nome del padre.
Per celebrarne il successo al Roland Garros, la tennista italiana è invitata a palazzo Chigi da Silvio Berlusconi: «È stato un grande onore sedersi vicino a Piersilvio». (8 giugno 2010)

STEFANO TACCONI
Numero 1 in geografia.
Alla vigilia dell’europeo 1988, il portiere azzurro (e della Juventus) sottolinea l’importanza del torneo: «Io credo che gli europei sono una cosa mondiale».