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 2013  aprile 20 Sabato calendario

L’EX GIEFFINO ROCCO CERCA L’INQUADRATURA

Nelle prime, indecisive votazioni per il Quirinale, Rocco Casalino ha cercato disperatamente di farsi vedere. Nei lunghi collegamenti dal Colle, Rocco cercava con la coda dell’occhio di carpire il momento in cui Alessandra Sardoni si collegava con Enrico Mentana oppure di intravedere la lucina rossa delle telecamere di SkyTg24 e, zac, con studiata nonchalance, si piazzava a favore di inquadratura. Sullo sfondo, certo; come astante, non c’è dubbio; come il Forrest Gump dei grillini, lì davanti agli occhi di tutti.
Come molti ricorderanno, Rocco è stato uno dei protagonisti della prima edizione del Grande Fratello (2000), con Pietro Taricone, Cristina Plevani e altri. L’ex gieffino aveva deciso di candidarsi come consigliere regionale nelle schiere del M5S. Poi le proteste contro il suo passato lo avevano fatto desistere: «Mi ero candidato al Consiglio regionale della Lombardia. Avevo buone possibilità di essere eletto ma ho ritirato la candidatura per evitare discussioni, visto che non piaceva l’idea che un ex partecipante diventasse un grillino». Adesso lavora nell’ufficio stampa del M5S, era nella delegazione che ha umiliato Bersani. Il quarantenne Rocco è ingegnere elettronico, ma anche giornalista professionista dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia dal 2007. Di lui si ricorda solo questa dichiarazione: «Sono entrato nell’agenzia di Lele Mora appena uscito dalla casa del GF è già circolavano voci di un rapporto particolare tra Lele e Fabrizio Corona, che mi fu quasi descritto come il suo compagno».
Quando fiuta la presenza del collegamento, Rocco getta uno sguardo in camera, si agita, finge di telefonare, si sposta, cerca di catturare l’attenzione, è Gabriele Paolini in versione grillina. Vito Crimi va da Vespa, Rocco del Gf fa cucù dietro la telecamera: la rivoluzione è sempre un quarto fantasia e tre quarti realtà.
Aldo Grasso