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 2013  aprile 18 Giovedì calendario

«TROPPO IN TV», CRIMI CHIEDE LA PRIMA ESPULSIONE —

Galeotto fu il bis. «La classica goccia che fa traboccare il vaso», commentano alcuni parlamentari. Marino Mastrangeli torna in tv — ospite al programma condotto da Barbara D’Urso — e Vito Crimi annuncia via Facebook l’avvio della procedura di espulsione dal gruppo parlamentare per il senatore di Cassino, «per rispetto dei cittadini che ci hanno votato e che ci pagano lo stipendio», in tv «mentre tutti gli altri cittadini portavoce del Movimento 5 Stelle al Senato e alla Camera sono al lavoro». Per illustrare la situazione, il capogruppo pubblica un’immagine, scattata dentro un’aula di commissione di Palazzo Madama: c’è una riunione in corso, ma dalla tv sintonizzata su Canale 5 spunta l’«assente».
Mastrangeli già nei giorni scorsi si era reso protagonista di numerose apparizioni sul piccolo schermo (mentre il Codice di comportamento dei Cinque Stelle vieta gli interventi ai talk show).
Lunedì il caso più eclatante: l’invito (accettato) a Porta a porta, i Cinque Stelle che decidono di far intervenire nel salotto di Bruno Vespa «il portavoce designato» (cioè Crimi) per spiegare «le posizioni ufficiali», Mastrangeli che però, già prima della mezzanotte, è in onda su La7 a PiazzaPulita. Poi, l’escalation: martedì è a Ballarò e ieri a Pomeriggio 5. Una rottura insanabile, che era stata oggetto di discussione tra i parlamentari in una riunione due giorni fa. La richiesta di Crimi è stata solo una conferma. Ora scatta l’avvio dell’iter, che prevede — quando sarà operativa la piattaforma — il voto dei militanti per sancire o respingere la decisione. Dure le critiche sul web, qualcuno ricorda il passato da attivista «bannato» dal forum di Milano. Si discute anche sul fatto che il senatore laziale abbia fatto assumere la moglie (pare a titolo gratuito) come collaboratrice. Ma Mastrangeli non ci sta e si difende: «Sono andato in tv per difendere l’onore mio e di chi mi ha votato perché ieri ero stato insultato da un deputato del Movimento. Per espellere qualcuno deve essere violato il codice di comportamento e io non l’ho fatto. Quando inseriranno nel codice di comportamento del Movimento il divieto di rilasciare interviste obbedirò senza problemi», dice a Tgcom24. E contrattacca, minacciando anche querele: «Forse chi propone la mia espulsione sta violando il codice di comportamento, perché il codice di comportamento prevede l’espulsione solo in caso di partecipazione a un talk show e non è il mio caso. Quindi queste persone stanno violando loro per primi il codice di comportamento. Io epurato? Assolutamente no».
Emanuele Buzzi