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 2013  marzo 24 Domenica calendario

SCALETTE D’AEREO E SORRISI: LA PRIMA «FIRST LADY» CINESE —

Non c’era la classica immagine posata della stretta di mano tra leader ieri sulle prime pagine dei giornali di Pechino. Il presidente russo Putin è finito nelle pagine interne, oscurato dal fascino della signora Peng Liyuan, comparsa sulla scaletta del jet dell’Air China che l’ha portata a Mosca al fianco del marito, il presidente Xi Jinping.
Erano decenni che la Cina non aveva una first lady visibile. L’ultima era stata la moglie di Mao, la perfida Jang Qing, finita sotto processo con la Banda dei Quattro per gli orrori della Rivoluzione culturale.
Ora i cinesi possono emozionarsi per una bella signora di 50 anni che sa tenere la scena, perché Peng Liyuan è una soprano ed era famosa da prima che il signor Xi scalasse la piramide del potere nella Repubblica popolare.
Così, nonostante la visita di Stato in Russia avesse una notevole importanza geopolitica, i cronisti cinesi al seguito non hanno resistito alla tentazione di descrivere la signora: «La coppia indossava soprabiti scuri illuminati dalla sciarpa azzurra di Peng», ha scritto al secondo capoverso l’inviato del China Daily a Mosca. L’agenzia Xinhua, voce ufficiale dello Stato, ha titolato: «L’America ha Michelle, noi abbiamo Peng».
Peng Liyuan ha addirittura stretto il braccio di Xi, mentre scendeva la scaletta dell’aereo con la classe di una star abituata al palcoscenico. Un gesto che non fa (non faceva) parte del rituale della politica cinese, austera e maschilista.
Subito dopo aver visto la scena in diretta tv il popolo della Rete è entrato in fibrillazione: complimenti commossi per la lezione di grazia ed eleganza. Ma poi minuti di panico quando ha cominciato a circolare la voce che la borsetta blu di Peng fosse di Tod’s. Possibile che la signora avesse scelto un prodotto di lusso straniero da sfoggiare accanto al marito che pure ripete instancabile che «i funzionari statali debbono tornare alla frugalità»?
Sono stati consultati stilisti locali e si è accertato che invece è tutto made in China: creato da «Exception of Guangzhou», una griffe a costo accessibile. Tanto che su Taobao, l’e-bay cinese, è subito comparsa l’offerta del soprabito della presidente: costo 499 yuan (60 euro).
Molto elogiata dunque la classe e la sobrietà dell’abbigliamento. E non era scontato che Peng sapesse vestirsi con gusto non pacchiano: come soprano è abituata a costumi di scena colorati e vistosi. E siccome è anche generale dell’esercito (divisione artistica), fuori dai teatri ha sempre vestito l’uniforme verde oliva.
Con grande dolore dei suoi milioni e milioni di fan Peng ha smesso di esibirsi in pubblico dal 2008, per non oscurare il marito. Ma ieri la soprano-generale-first lady ha cantato per gli ospiti russi la prima strofa di «Fiorisce il viburno», una canzone sovietica scritta per un film degli anni Quaranta sui «Cosacchi del Kuban». E già si levano appelli perché Peng torni anche nei teatri cinesi.
Naturalmente la scoperta del ruolo di first lady all’occidentale non è casuale. Gli strateghi della comunicazione di Pechino segnalano al mondo che il presidente è pronto a trattare da leader globale, senza temere il confronto con Obama (e Michelle). E pensare che quando Peng conobbe Xi, nel 1986, la prima impressione fu: «Ho incontrato un tipo rustico e vecchio» (lui ha dieci anni di più). Poi ci ripensò: «Xi non è sofisticato, ma è molto intelligente».
Guido Santevecchi