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 2013  marzo 20 Mercoledì calendario

ATENE PRONTA A SPIARE CONTI E PRESTITI

Dopo lo choc della possibile stretta sui conti correnti ciprioti, anche per Atene si avvicina l’ora di una nuova disciplina fiscale, che causerà nuovi disor­dini nel Paese e rischia di fare saltare la fra­gile coalizione guidata dal conservatore An­toniasSamaras. Il ministro delle Finanze, Yannis Stournaras, ha richiesto al diparti­mento degli Affari Interni del suo dicastero di controllare gli asset di 240 funzionari re­gionali che abbiano ricevuto ispezioni fi­scali negli ultimi anni. Ma la parte più dura deve ancora arrivare. Il Segretariato Generale per i servizi informa­tici ha completato la creazione di una piat­taforma che permetterà allo Stato di moni­torare il sistema bancario nazionale da internet. In pratica, il Ministero delle Finanze avrà l’accesso di­retto e totale alle attività bancarie e controllerà conti e prestiti di tutti i cittadini greci. Il si­stema in queste settimane è stato testato ed è pronto a entrare in funzione.
L’unico problema è l’autorizzazione da par­te del Parlamento. La legge che cambierà completamente a regolazione del controllo fiscale in Grecia dovrebbe essere approvata fra la fine di questo mese e il prossimo. Il provvedimento è fortemente atteso dalla troika dei creditori internazionali (Fondo Monetario Internazionale, Unione Europea, Banca Centrale Europea) che si è fatta ga­rante dal maxiprestito per un totale di 240 miliardi di euro. L’evasione fiscale, insieme con la pesantez­za dell’apparato pubbli­co, sono le principali cau­se della disastrosa situazione economica dell’Ellade. Il governo tecnico guidato da Lu­cas Papadimos prima e il governo di salvez­za nazionale condotto dal conservatore An­tonis Samaras poi hanno messo a punto un pacchetto di austerity molto serrato che ha contenuto le spese sull’istruzione e la sa­nità, toccato le pensioni e gli stipendi mini­mi e provocato momenti di grande tensio­ne sociale nel Paese e ondate di scioperi.
La maggioranza, composta dai conservato­ri di Nea Demokratia, i socialisti del Pasok e il partito di sinistra Dimar fino a questo mo­mento è riuscita a tenere, in mezzo a mille difficoltà e votazioni passate per un soffio. Ma sulla riforma fiscale il dibattito si prean­nuncia acceso e il premier, che pure sta ri­cevendo incoraggianti riscontri in Europa, rischia di non passare la prova, il che equi­varrebbe a dire mettere a rischio la tenuta della maggioranza. I media per il momen­to sembrano remargli contro e l’effetto Ci­pro nno aiuta. Ieri i commenti sulle deci­sioni riguardanti Cipro sono stati molto ne­gativi. «Attila è passato sui conti correnti bancari», scrive il quotidiano Dimokratia. Ancora più pesante il giornale economico I­merissia che parla di «scelta sbagliata del­l’Europa ».