Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  marzo 19 Martedì calendario

LA LINEA VERDE CHE DIVIDE L’ISOLA IN DUE DAL 1974

In seguito al Trattato di Zurigo e Londra, il 16 agosto 1960 nasce la repubblica presidenziale libera e indipendente di Cipro. Che però ha vita breve. Il colpo di Stato militare in Grecia che instaura il «regime dei colonnelli» rimbalza anche nell’isola del Mediterraneo con l’obiettivo di realizzare l’agognata Enosis (Unione) con la madrepatria greca, in totale contrasto con il Trattato di Zurigo e con la concreta minaccia dei diritti della minoranza turca dell’isola. In risposta la Turchia, governata all’epoca da Bülent Ecevit, decide di intervenire con le sue forze armate, e nel 1974 avvia l’Operazione Atilla per salvaguardare la sua minoranza. Le forze turche, però, invadono un territorio molto più ampio di quello in cui erano insediati da secoli i turco-ciprioti. L’esercito greco non reagisce ma il mancato accordo tra le due comunità porta a una situazione di stallo e alla divisione di fatto dell’isola in due aree separate dalla cosiddetta linea verde: la zona sotto il controllo della Repubblica di Cipro (che si rifà alla Costituzione del 1960) e comprende circa il 59% della superficie dell’isola, e la zona turco-cipriota che non riconosce più quella Costituzione e che nel 1983 dichiara la propria indipendenza definendosi Repubblica Turca di Cipro del Nord. Ma è riconosciuta dalla sola Turchia.
Antonia Jacchia