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 2013  marzo 19 Martedì calendario

CHE COS’E’ L’INTRONIZZAZIONE?

Oggi comincia solennemente il pontificato di Francesco.

Che tipo di cerimonia si svolgerà oggi a San Pietro?

È una messa solenne, legata al ministero petrino: inizia alla tomba di San Pietro e si svolge nella piazza che secondo tradizione è il luogo del martirio di San Pietro, di cui il papa è successore. La celebrazione segna l’inizio del ministero del vescovo di Roma, Giorgio Mario Bergoglio. Francesco lascia la Casa Santa Marta alle 8.50 per un giro nella piazza con la papamobile. Alle 9.15 è in sagrestia, da lì va alla tomba di San Pietro, accompagnato dai patriarchi e arcivescovi maggiori delle Chiese orientali cattoliche. Durante la processione, a cui si aggiungono tutti i porporati presenti a Roma, il segretario del collegio cardinalizio, due sacerdoti (il superiore dei francescani Rodriguez Carballo e quello dei gesuiti Nicolas), si invocano molti santi e i papi canonizzati. La processione esce dalla porta di sinistra della basilica e, prima che incominci la messa, il pallio viene consegnato e imposto al Papa dal protodiacono Tauran. Quindi c’è la preghiera del protopresbitero Danneels e la consegna dell’anello da parte del decano Sodano. Segue il rito dell’obbedienza da parte di sei porporati. Le altre «obbedienze» sono previste quando il Papa prenderà possesso della cattedrale di Roma, San Giovanni in Laterano, tra qualche settimana.

I grandi della Terra e 300 mila fedeli festeggiano il nuovo Pontefice. Quante delegazioni sono attese?

132 di diverso livello di Paesi e organizzazioni internazionali. A guidarle 31 capi di Stato, e 11 delegazioni di capi di governo. Altre sono guidate da ministri degli Esteri o altre personalità, come il vicepresidente Usa Biden. Previste 33 delegazioni di Chiese e confessioni cristiane. Ci saranno il patriarca ecumenico Bartolomeo, il catholicos armeno Karekin II, il metropolita Ilarion per il Patriarcato di Mosca, il segretario del Consiglio ecumenico delle Chiese Olav Fykse Tveit. La delegazione ebraica è invece composta da 16 persone. Presenti anche rappresentanti di musulmani, buddisti, sikh e giainisti. Ed è la prima volta dal 1024, l’anno in cui la Chiesa ortodossa si separò da quella cattolica, che all’insediamento di un Pontefice assiste il Patriarca ecumenico Bartolomeo I. Costui aveva richiamato l’importanza di avvicinare la Chiesa cattolica e quella ortodossa per lavorare a favore di una futura riunificazione di tutte le chiese che rappresentano un miliardo e mezzo di credenti nel mondo.

Cosa esprime la celebrazione?

Sobrietà. Sono vari gli aspetti liturgici e i tratti di semplicità della messa odierna. Il Vangelo sarà cantato in greco. Normalmente viene cantato in latino e greco per sottolineare l’unità dei cristiani di Oriente e Occidente, ma in questo caso si è optato per il greco «perché di latino ce n’è già molto». Non c’è la processione delle offerte e il Papa non dà la comunione, ma la danno i diaconi sul sagrato e 500 sacerdoti sulla piazza. A cantare saranno il coro della Sistina e quello dell’Accademia pontificia di musica sacra. All’offertorio, sarà eseguito un raro mottetto di Pierluigi da Palestrina composto per l’inizio del pontificato. Alla fine si canta il «Te Deum». Non c’è l’Angelus, perché non è domenica. Dopo la fine della messa, il Papa va all’altare centrale, quello della Confessione, dove i capi delle delegazioni dei diversi Paesi lo vanno a salutare. La prassi è di non fare inviti, puntualizza la Santa Sede. Chi vuole viene e tutti coloro che vengono sono benvenuti.

Quali simboli ha scelto il nuovo Pontefice?

Lo stemma e il motto di Francesco sono gli stessi che aveva da cardinale. L’anello del pescatore è d’argento dorato. Lo scudo blu è sormontato dai simboli della dignità pontificia: mitra collocata tra chiavi decussate d’oro e d’argento, rilegate da un cordone rosso. In alto, campeggia l’emblema dell’ordine di provenienza del Papa, la Compagnia di Gesù: un sole raggiante e fiammeggiante caricato dalle lettere, in rosso, ihs, monogramma di Cristo. Il motto è «miserando atque eligendo», cioè «avendo misericordia e scegliendo». La casula e la stola candide sono state confezionate dalle manifatture Serpone di Napoli. In passato l’incoronazione era, nella liturgia cattolica, parte integrante dell’intronizzazione del Papa, che consisteva per lo più nell’imposizione al Pontefice del triregno da parte del decano dell’Ordine dei diaconi. Ora la cerimonia è chiamata più genericamente inizio solenne (o ufficiale) del ministero papale.

Al conclave ha partecipato il primo elettore cinese della storia. Oggi Pechino sarà rappresentata in piazza?

No. Fino a ieri non si sapeva se vi sarebbe stato un rappresentante della Repubblica popolare cinese. Ma nel pomeriggio l’ambasciatore cinese Ding Wei ha comunicato che «nessuna delegazione o personalità politica del nostro governo» sarà presente. Nel dialogo con la Santa Sede Pechino ha sempre impegnato personalità di piccolo calibro e oggi diserta la cerimonia, anche se l’ambasciatore ha inviato comunque «congratulazioni» a Francesco. Il presidente taiwanese Ma Ying-jeou sarà invece presente alla messa assieme a decine di altri capi di Stato.Ying-jeou è il secondo presidente taiwanese a mettere piede in Vaticano.