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 2013  marzo 01 Venerdì calendario

DAL CDA MPS AZIONE CONTRO MUSSARI, VIGNI, NOMURA E DEUTSCHE


Azione di responsabilità. Il consiglio di amministrazione di Mps ha deciso di chiedere i danni agli ex-vertici della banca, l’ex presidente Giuseppe Mussari e l’ex direttore generale Antonio Vigni ma l’azione è rivolta anche contro Nomura e Detusche Bank, gli istituti coinvolti nelle operazioni strutturate in derivati, Santorini e Alexandria. Intanto ieri il ministero dell’Economia ha sottoscritto sul filo di lana 4,071 miliardi di Monti bond emessi dal Monte dei Paschi di Siena per garantire il rafforzamento patrimoniale chiesto dall’Autorità bancaria europea (Eba) entro la scadenza prevista, fissata al primo marzo 2013. Come si sa rispetto all’ammontare totale, 1,9 miliardi di titoli sono stati emessi per l’integrale sostituzione dei Tremonti Bond e 171 milioni a titolo di pagamento anticipato degli interessi maturati sino al 31 dicembre 2012 sui Tremonti Bond.
Il decreto firmato ieri dal ministro dell’Economia Vittorio Grilli stabilisce tra l’altro che i nuovi strumenti finanziari sottoscritti sono depositati dal ministero presso un conto liquidatore intestato a Bankitalia presso Montetitoli e che dei Monti bond e dei relativi interessi è tenuta un’apposita contabilità presso la Banca d’Italia; quanto agli interessi derivanti dalla sottoscrizione, verranno versati sempre tramite Bankitalia ad un apposito capitolo dello stato di previsione dell’entrata di bilancio dello Stato.L’articolo 2 del decreto elenca gli impegni che si è assunto l’emittente: dal non fare riferimento alcuno nelle campagne pubblicitarie e non intrapredere politiche commerciali aggressive all’obbligo di indicare nel piano la politica di remunerazione dell’emittente e assicurare «il rispetto delle disposizioni della Banca d’Italia in materia di politiche e prassi di incentivazione nelle banche e nei gruppi bancari». Vengono inoltre elencati gli obblighi che dovranno essere rispettati fino all’adozione da parte della Commissione europea della decisione sul Piano. A cominciare da quello di corrispondere gli eventuali interessi eccedenti il risultato di esercizio mediante assegnazione al ministero di azioni ordinarie di nuova emissione al loro valore di mercato. Per il pagamento della cedola di quest’anno, pari circa a 370 milioni, su richiesta della Ue il Monte dei Paschi ha accettato di non avvalersi della facoltà di emettere altro debito per pagare gli interessi del 9% al Tesoro - anche se questa possibilita era prevista dalla legge. Gli interessi pagati al Tesoro dalla banca saliranno di 0,5 punti ogni biennio dal 2014.
«Per il 2013 le opzioni che ha la banca per pagare la cedola sono per cassa fino alla concorrenza dell’utile di esercizio e per la parte eccedente in azioni della banca», aveva detto, in effetti, il Cfo, Bernardo Mingrone, nel corso della conference call del 7 febbraio scorso. Il provvedimento firmato ieri dal l’Economia, secondo quanto ha fatto sapere il Codacons, verrà impugnato dinanzi al Tar del Lazio. «I giudici del Tribunale Amministrativo– ha argomentato l’associazione dei consumatori- avevano respinto la nostra richiesta di sospendere il prestito a Mps proprio perché non vi era ancora stata la sottoscrizione da parte del ministero dell’Economia».
Adesso la sottoscrizione è stata fatta e il ricorso verrà presentato di nuovo.