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 2013  marzo 01 Venerdì calendario

RIVOLUZIONE A SEGRATE: VIA COSTA, ARRIVA ERNESTO MAURI

Rivoluzione al vertice Mondadori: dopo un ciclo lunghissimo di 16 anni Maurizio Costa lascia la carica di amministratore delegato e passa la mano a Ernesto Mauri. Lo scambio di consegne avverrà formalmente dopo il 20 marzo, data prevista per il cda sull’approvazione del bilancio 2012. Mauri (niente a che vedere con la famiglia proprietaria del gruppo Gems) era direttore generale dei periodici Mondadori dal novembre dell’anno scorso, dopo l’esperienza francese seguita all’acquisizione e al rilancio dei periodici del Gruppo Emap, divenuti Mondadori France, e al varo in quest’ambito dell’edizione francese di Grazia, che è stata un grande successo.

Nel comunicato dell’azienda, il presidente Marina Berlusconi sottolinea «la passione e la professionalità con cui in questi sedici anni l’ingegner Costa ha guidato l’Azienda in un settore sempre più complesso come quello dell’editoria, la sua lealtà e correttezza» e la «riconoscenza più sincera da parte della casa editrice, di tutti i suoi azionisti oltre che mia personale». Ciò non toglie che l’avvicendamento - a quanto pare fortemente voluto dall’azionista - rappresenti e sia visto come un forte segno di discontinuità, in un momento delicato per l’editoria e in particolare per il settore dei periodici.

Maurizio Costa avrà la poltrona di vice presidente della Fininvest, dove già sedeva nel consiglio d’amministrazione. La scelta di Ernesto Mauri, manager molto carismatico e stimato all’interno del gruppo, considerato un grande innovatore e quindi visto come una spinta a più veloci dinamiche nelle politiche aziendali, è interpretata nel mondo editoriale - colto, va detto, piuttosto di sorpresa da una notizia che non era stata preceduta dalle solite indiscrezioni - come il segnale che a Segrate molto potrebbe cambiare nel modo di affrontare un mercato che sta a sua volta mutando assai rapidamente, e quindi nelle politiche editoriali e commerciali.

Il fatto poi che Mauri, nato professionalmente alla Rusconi negli Anni Settanta, provenga dal mondo dei periodici (mentre la storia professionale di Costa è più nel segno dei libri, e sedici anni fa era proprio quello il settore ritenuto più critico, tra crisi e prospettive di cambiamenti imprevedibili) non è certo privo di significato data l’attuale grave situazione della carta stampata.

L’avvicendamento segue di poche ore una redistribuzione degli incarichi alla Mondadori libri, che tuttavia non sembra collegabile a esso. È stata infatti creata la «funzione direzione letteraria», affidata a Antonio Riccardi che - in collaborazione con le direzioni editoriali (narrativa Antonio Franchini, saggistica Francesco Anzelmo, varia Gabriella Ungarelli, ragazzi Fiammetta Giorgi, catalogo ancora Riccardi ad interim) affiancherà il direttore generale Laura Donnini per le strategie della casa editrice.