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 2013  febbraio 26 Martedì calendario

ANNA LA ROSA CONFORMISTA PERFETTA

Non è possibile, non ci credo: Anna La Rosa va ancora in onda! Confesso che l’avevo persa di vista, dai tempi in cui conduceva «TeleCamere», una specie di ufficio stampa del Parlamento dove i politici, tutti, indistintamente, potevano trovare il loro momento di autocelebrazione: mai un problema, mai un appunto.
Tutto Rosa e fiori. Del suo programma la signora scriveva: «TeleCamere è pura televisione: le immagini, la suggestione di una musica, di un effetto sonoro, non solo rivestono i contenuti, ma ne fanno parte integrante. Il contenuto non può prescindere dal contenitore. Politica e televisione si avvicinano, lambiscono i confini l’uno dell’altra: se la politica con la seconda repubblica è diventata sempre più comunicazione, la televisione entra a raccontarla come in una costante docu-fiction, quasi un reality show». Pura televisione o pura fantasia? Intanto, per i più distratti, chi è Anna La Rosa? Calabrese, classe 1955, ha lavorato come cronista all’Adn Kronos di Pippo Marra, poi è entrata in Rai al Tg2 diretto da Alberto La Volpe, è stata direttrice dei Servizi Parlamentari. Sul sito della Rai si legge che Anna La Rosa è docente di Giornalismo Politico all’Università Statale di Tor Vergata e docente di Giornalismo televisivo alla Scuola di Giornalismo della LUISS-Guido Carli, anche se non risulta abbia mai scritto qualche libro in merito.
Adesso conduce «TeleCamere Salute», uno di quegli appuntamenti di cui si fatica a capire l’esistenza (Rai3, ore 12.30). Domenica aveva ospiti Luca Pani, direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), Massimo Scaccabarozzi presidente di Farmindustria e Domenico Alessio direttore del Policlinico Umberto I.
La Rosa chiedeva a Scaccabarozzi se i farmaci sono sempre necessari.
Nel più perfetto stile del conformismo dell’abiezione.
Aldo Grasso