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 2013  gennaio 25 Venerdì calendario

“TI HO CHIAMATO E TU HAI TACIUTO” TWITTER NUOVA ARENA DEI POLITICI LE 140 BATTUTE MOLTIPLICANO I VELENI


CHISSÀ domani gli storici come valuteranno la campagna elettorale del 2013 sulla base di Twitter. Faccette, autoscatti, virgolette, neologismi («Saliamo»), insospettabili interiezioni («WOW!»), puntini di sospensione, esclamativi, interrogativi, maiuscole e una considerevole quota di micro-polemiche, dispettucci, capricci, allusioni, sospiri e proclami rimpiccioliti in 140 battute.
Ieri Ingroia, a proposito della mancata trattativa sulla desistenza, ha reso noto un messaggino inviato un mese fa a Bersani, che non si faceva trovare: «Non hai il mio numero di cellulare, ma almeno gli sms li leggi?».
Alla sintesi e all’immediatezza della tecnica, infatti, il potente flusso di Twitter non di rado fa coincidere l’immiserimento del
pensiero e la sua conseguente e spesso bizzarra risonanza.
Ecco di seguito una sommaria antologia digital-elettorale 2 o forse già 3.0.
Alleanze.
Bersani a Ingroia: «Che sinistra è quella che rischia di far vincere la destra?». Al che Ingroia, con il medesimo artificio dell’interrogativo retorico, si rivolge a Vendola: «Che sinistra è quella che governerà con Monti?». La risposta che ottiene da Vendola è anch’essa una domanda che non prevede risposta: «Noi vogliamo un governo di centrosinistra in cui non ci sia Monti. Tu sei con noi o contro di noi?».
Rimpianti.
A destra. Isabella Rauti, a Storace: «Non mi candido ». Storace: «Peccato».
Indovinello.
La Russa: «Chi il 25 settembre scorso ha detto: “Non corro alle elezioni sono senatore a vita”?». Per chi azzecca la risposta, l’ex ministro della Difesa mette «in palio un braccialetto tricolore ». Si potrà ritirare - non è detto in che termini - nelle manifestazioni di «#Fratellid’Italia».
Lavoro.
Vendola: «Monti dice che non sono adatto a occuparmi di disoccupazione. In effetti coi disoccupati ha molta più esperienza lui di me».
Pari opportunità.
Crosetto ad Anna Paola Concia: «Io non ho pregiudizi su nessuno, uomini o donne, giovani o anziani, settentrionali o meridionali, gay o etero. Tu lo sai».
Disdetta.
Beppe Grillo si è lasciato sfuggire in un fuorionda che potrebbe tornare al teatro: «Leggo che mi ritirerò, ma non è vero. Ci speravate, eh? Mi ritirerò solo quando tutti gli altri saranno andati via. Tutti!».
Vanteria.
Brunetta: «Così ti smonto il discorso di Monti a Davos ».
Inondazione.
Matteo Orfini, rinnovatore: «Comunque sappiate che in Italia c’è un’onda travolgente di Giovani Turchi».
Disagio.
Termico. L’ex ministro Passera, da Davos: «Che freddo! ». Acclude una foto di lui intirizzito davanti a una telecamera di Sky tv.
Photo opportunity.
Monti esibisce la sua foto accanto al giovane Calevo, appena liberato. Commento: «Sentirsi uniti nei momenti di difficoltà».
Caffè.
Ingroia, molto colloquiale, annuncia: «Ciao! Ultimo caffè in Guatemala, domani sarò in Italia, poi #subitoprogramma».
Aerei da guerra.
Di Pietro: «È vero o no che il Pd ha votato in Parlamento contro nostro emendamento che chiedeva il blocco degli F35?».
Tasse.
Oscar Giannino: «Bersani ha già finito gli argomenti, ora vuol togliere gli F35, io toglierei gli F24».
Aggiornamento culturale.
Filippo Civati: «Sto leggendo il libro di Maroni».
Allusioni.
Per addetti ai lavori. Tremonti sul Monte dei Paschi: «Data consuetudine a scrivere “lettere apostoliche” e vecchia vasta competenza derivati, stupisce mancata “lettera vigilanza” Draghi a Siena».
Coerenza.
Lo staff di Angelino Alfano, con qualche solennità: «Rivendico coerenza con quanto detto il 1° luglio: Berlusconi è perseguitato. Ma dietro questo mantello non tutti si possono nascondere ».
Auguri.
Sempre Alfano, stavolta in prima persona: «Auguri al cardinale Angelo Bagnasco. Oggi è il suo compleanno».
Piazza.
Alemanno dà conto della sua attività: «Piazza Giovanni Paolo II: piazza eccezionale per un uomo eccezionale».
Firme.
Marco Pannella, come al solito piuttosto risoluto: «VIENI A FIRMARE!».
Bestialità.
Francesco Boccia difende il Pd sulla vicenda Montepaschi: «La demagogia penosa e
spicciola del centrodestra porta a questa bestialità».
Spirito.
Monti su Alfano: «Stasera spiritosissimo, ma non è così vivace quando lo vedo accanto al suo capo».
Vergogna.
Grillo su Monti: «Belin, che vergogna. Ci è o ci fa? Datemi una risposta».
Fantastico.
Veltroni è un po’ distratto: «Hai ragione: “Miele” di McEwan è un libro fantastico. Con lui è difficile sbagliare. Come al cinema con i film di Kubrick».
Autocensura.
Formigoni: «A patto che Albertini non si inc... segnalo che il posto sicuro al Senato ce l’ha anche lui».
Turpiloquio.
Augusto Minzolini, candidato senatore, ha già perso la pazienza con un suo fan: «Ma quante scemenze dici: è possibile che ripeti sempre cazzate che non ti escono dal cervello ma dal culo?».