Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2013  gennaio 23 Mercoledì calendario

OBAMA, BONBON E L’ARMATA DEI SUPER-PRESIDENTI

OBAMA, BONBON E L’ARMATA DEI SUPER-PRESIDENTI –
Dal numero di follower su Twitter al «sì» ai matrimoni gay, il primo inquilino nero della Casa Bianca, che il 21 gennaio I ha giurato ufficialmente per il secondo mandato, ha già collezionato molti primati. Ma non è l’unico capo di Stato da Guinness. In un piccolo Stato montagnoso dell’Asia vive per esempio un giovane sovrano bello come quelli delle fiabe, e in Messico è stato eletto un presidente che, più che da favola, è da telenovela.

IL PIU’ POVERO DEL MONDO –
In una cascina alle porte di Montevideo, in Uruguay, vive il presidente più povero del mondo.Tra i pochi beni del 77enne José Mujica, che dona in beneficenza il 90% del suo stipendio (da 12 mila dollari al mese e preferisce la campagna alla residenza presidenziale: un vecchio maggiolone, un trattore e una cagnetta con tre zampe.

IL PIU’ RICCO –
Da presidente prende 100 mila dollari l’anno, ma grazie alle partecipazioni segrete il aziende del gas, il russo Vladimir Putin, 60 anni, avrebbe accumulato un patrimonio di 70 miliardi di dollari. Tra i reali, il più ricco del mondo è invece il re di Thailandia BhumiboI Adulyadej, 85: la sua fortuna, valutata 30 miliardi di dollari, è 130 volte quella di Elisabetta d’Inghilterra (stracciata anche in fatto di cappelli).

IL PIU’ VECCHIO (E CATTIVO) –
Con i suoi 88 anni, il presidente/dittatore dello Zimbabwe Robert Mugabe è il leader più anziano in circolazione. Al potere da oltre 30, ha ridotto il Paese alla fame, occupandosi solo delle sue feste faraoniche: quella per gli 85 anni, con 5 mila aragoste e 2 mila bottiglie di champagne, costò 250 mila dollari.

IL PIU’ PAGATO –
Perché questo signore è così contento? Perché è il capo di governo più pagato del mondo. Lee Hsien Loong, 60 anni, primo ministro di Singapore, guadagna quasi 3 milioni di dollari all’anno. Più di tutti i leader del G8 messi assieme.

IL PIU’ DESIDERATO –
Il 46enne neo-presidente messicano Enrique Peña Nieto, detto Bonbòn, ha molti avversari, ma soprattutto ammiratrici. «Cioccolatino, ti voglio nel mio letto», urlavano le sue supporter, che l’hanno votato a dispetto della morte in circostanze misteriose della sua prima moglie, dei figli illegittimi avuti con altre donne, e del fatto che nel frattempo si sia risposato. Con chi? Con un’attrice di telenovelas, ovviamente.

IL PIU’ BELLO –
Fascino da divo del cinema, educato a Oxford, adorato dalla sua gente, il re del Bhutan Jigme Khesar Namgyel Wangchuck, 32 anni, oltre che il sovrano più giovane, è anche considerato il più bello. Inutile però fiondarsi in Bhutan per chiedere la sua mano: si è da poco sposato

IL PIU’ ISTRUITO –
Con studi a Cambridge e Oxford, una dozzina di cattedre da professore associato di Economia e 7 dottorati onorari, il primo ministro dell’India Manmohan Singh, 80 anni, e considerato il più istruito tra i suoi colleghi. Da piccolo faceva ogni giorno diversi chilometri a piedi per raggiungere la scuola più vicina al suo villaggio.

LA PIU’ SEXY – Balzata alle cronache dopo una recente visita di Obama a Bangkok, che ne sembrava completamente rapito, la prima ministra thailandese Yingluck Shinawatra, 45 anni, è stata subito proclamata dai media internazionali la più affascinante leader del pianeta.

IL PIU’ GIOVANE –
Kim Jong-un, 30 anni, leader supremo della Corea del Nord dopo la morte del padre Kim Jong-il, non solo è il più giovane capo di Stato, ma ha anche conquistato l’invidiabile titolo di «uomo più sexy del mondo»... Perlomeno secondo il China Daily, che ha riportato come vera una bufala inventata dal giornale satirico americano The Onion.