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 2013  gennaio 23 Mercoledì calendario

I FIORITO DELL’IDV: SLIP CON I SOLDI PUBBLICI

[Indagati quattro consiglieri regionali liguri dipietristi (tre hanno cambiato casacca). Avrebbero usato i rimborsi elettorali per pagarsi indumenti, viaggi e persino cibo per gatti. Coinvolti il tesoriere del partito e un funzionario delle Entrate. Di Pietro: «Noi parte lesa»] –
Questa volta è l’oggetto del desiderio che fa notizia. A spingere quattro consiglieri della Regione Liguria in quota Italia dei Valori a «rubare»i soldi del partito sarebbe stata la bramosia di comprare mutande e scatolette di mangime per i gatti. Insomma, dilettanti rispetto a Franco Fiorito, l’ex capogruppo pdl nel Lazio, dalla cui vicenda (l’estate scorsa) sono scaturite le indagini a tappeto nei bilanci delle altre Regioni.
Secondo la procura di Genova, che ieri ha mandato la guardia di finanza a perquisire uffici e abitazioni, i quattro dipietristi, dei quali tre nel frattempo sono migrati in altri partiti, si sarebbero macchiati del reato di peculato per acquistare biancheria intima, cravatte, regali di Natale, fare un viaggio in Sicilia e uno in Polonia, e persino aver acquistato cibo per gatti. La cifra, infatti, sarebbe modesta (neanche si avvicina ai milioni di euro del Batman di Anagni), ma l’importo esiguo non renderebbe meno grave il reato. In più i quattro amministratori, sempre secondo i magistrati, sarebbero stati aiutati dal tesoriere ligure dell’Idv, Giorgio De Lucchi, e da una funzionaria dell’Agenzia delle Entrate che «in qualche modo è collegata a lui». Per De Lucchi la situazione è leggermente diversa, i pm gli contestano l’appropriazione indebita, mentre per la funzionaria si parla di favoreggiamento personale nei confronti dei quattro consiglieri.
Del gruppo di Antonio Di Pietro oggi fa parte solo Maruska Piredda. Nicolò Scialfa, Marylin Fusco e Stefano Quaini hanno cambiato bandiera. I primi due sono approdati a Diritti e Libertà – Centro Democratico invece Quaini è finito nelle braccia di Nichi Vendola e della sua Sinistra ecologia libertà.
Attualmente è Piredda il capogruppo di Idv. In carica dal 23 novembre 2012. Fusco lo è stata dal 22 ottobre al 22 novembre 2012, subentrando a Nicolò Scialfa, che era in carica dal 2010. Marylin Fusco a fine ottobre aveva rassegnato le dimissioni da vicepresidente della giunta regionale e assessore all’Urbanistica, dopo avere ricevuto l’avviso di garanzia nell’inchiesta sul porto turistico di Ospedaletti. La settimana successiva era comunque diventata capogruppo in consiglio, per poi lasciare il partito il 22 novembre scorso, come Scialfa e, poco dopo, Quaini.
L’inchiesta è nata proprio dalla Fusco. Le Fiamme gialle si sono infatti imbattute in queste anomalie nei conti dell’Idv mentre indagavano sulle sponsorizzazioni alla società Pontedecimo Calcio, in cui Marlyn era stata segretaria. Scavando nelle spese della donna, la guardia di finanza sarebbe incappata in scontrini e ricevute per spese ritenute «non proprio ortodosse » e che «stavano per essere sostituiti con altri più consoni» all’attività politica. Per questo, dato l’imminente pericolo di inquinamento delle prove, ieri mattina è scattato il blitz.
Come dopo il blitz che (sempre) nella Regione Lazio aveva “smascherato”il suo pupillo e avvocato di fiducia, Vincenzo Maruccio, accusato di avere «distratto 700 mila euro», Tonino Di Pietro ha affidato il proprio sdegno a un comunicato. «Prendiamo atto delle indagini che la magistratura sta svolgendo e ci rimettiamo alla valutazione che questa farà», senza contare che Piredda e il tesoriere De Lucchi ancora ne fanno del suo partito, Di Pietro conclude: «Nel caso in cui le accuse dovessero essere confermate, l’Idv sarà parte lesa e si costituirà parte civile».