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 2012  novembre 26 Lunedì calendario

ITALIA A RAZZO ALLA CONQUISTA DELLO SPAZIO

Fascisti su Marte? No, piuttosto veneziani su Marte.L’Italia,nella sto­ria della missilistica e dei voli spaziali ha un ruolo più impor­ta­nte di quello che le si attribui­sce di solito. Per rendersene conto basta consultare Storia italiana dello spazio di Giovan­ni Caprara (Bompiani, pagg. 488, euro 19). Se il primo razzo citato con chiarezza nelle cro­nache occidentali è frutto del­l’ingegno dei veneziani, che nel 1379 per riconquistare Chioggia lo spararono sul tet­to di una torre, il primato nel settore appartenne a lungo al­la nostra penisola. Ancora al­l’inizio del ’700 i pirotecnici più famosi d’Europa erano i quattro fratelli Ruggieri di Bologna. Poi gli italiani persero terreno. Ancora ai primi del ’900 nel nostro Paese si conta­vano numerosi teorici e mate­matici attenti a quelli che or­mai stavano diventando i pri­mordi della missilistica milita­re e aerospaziale.
Però manca­vano mezzi e fondi.
Così, mentre la sperimentazione tedesca che avrebbe portato alle V1 e alle V2 di Wernher-VonBraun avanzava contando su capitali quasi illimitati, Gaetano Arturo Crocco e il figli­o Luigi lavoravano in via Panisperna alle prime camere di combustione per razzi a pro­pellente liquido prodotte in Italia. E l’Associazione pie­montese razzi capitanata da Alberto Fenoglio fece volare un aerorazzo e diversi prototi­pi di missili a più stadi. Ma in clima di autarchia la battaglia dei materiali era insostenibile, e poi arrivò la guerra...
Era destino che sulla Luna ci andasse qualcun’altro. Eppu­re, anche pensando ai viaggi spaziali veri e propri un tocco di italianità non manca. Quasi tutte le sonde a lunga distanza utilizzano per viaggiare più ve­locemente un procedimento noto come «fionda gravitazio­nale ». A idearlo fu Gaetano Ar­turo Crocco, il quale presentò al congresso astronautico del ’56 a Roma uno studio di rotta interplanetaria che sfruttava i campi gravitazionali di più pia­neti. La Nasa infatti, che i mez­zi li aveva, prese appunti e da al­lora chiama quel tipo di voli Crocco Mission.