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 2012  agosto 30 Giovedì calendario

LA CAMERETTA PER I BAMBOCCIONI


I marchi di design ripensano la casa per un consumatore che ha cambiato abitudini e stile di vita. L’ultima rivoluzione in ordine di tempo è quella di Imab. Il brand marchigiano di arredamento lancerà entro fine anno la camera da letto 12-40 anni per figli adulti che, in tempi di crisi, non riescono a lasciare l’ovile e ai quali la cameretta di Barbie dell’infanzia sta un po’ stretta.
Un’operazione per far conoscere il brand a un target giovane con una collezione di design in edizione limitata, dai tratti contemporanei che strizza l’occhio all’artigianalità. La collezione sarà distribuita, a partire da fine anno, in 500 rivenditori selezionati e nei cinque punti vendita monomarca (Rimini, Ancona, Urbino, Palermo e Senigaglia), ai quali si aggiungeranno quelli di Milano, Mantova e Grottammare che verranno inaugurati entro dicembre.
Scelta strategica quella di puntare a un target giovane, ripensando anche la distribuzione. «Con i nostri mobili siamo presenti in tremila rivenditori e produciamo principalmente collezioni senza marchio», spiega Alberto Bruscoli, direttore marketing di Imab e figlio del fondatore Antonio Bruscoli, amministratore delegato dell’azienda marchigiana che ha fatturato nel 2011 87 milioni di euro e ha 500 dipendenti. «Quello che vogliamo fare con Tags è risolvere un problema generazionale legato all’abitare creando uno spazio adeguato per trentenni e quarantenni che non possono più vivere in una cameretta da teenager», continua l’imprenditore. «E allo stesso tempo avvicinare i consumatori al marchio facendo sperimentare loro l’esperienza Imab nei punti vendita monomarca che ospiteranno la collezione».
Si tratta insomma di un riposizionamento del brand verso l’alto. «Dei tremila rivenditori, abbiamo selezionato 500 punti vendita indipendenti ed escluso, per questa collezione, la grande distribuzione, che abitualmente contribuisce per il 50% al nostro fatturato».
A firmare il prodotto è Giorgio Di Tullio, designer specializzato in design thinking e professore di disegno industriale all’Università di Camerino. «La nuova zona notte ospiterà scrivanie mobili che si alzano diventando video-proiettori per gustarsi un film, armadi dagli schienali decorati con motivi militari o graffittati come se fossero passati i writers», racconta il creativo. «E ancora letti con luci integrate e testiere che si smontano e diventano cuscini con cui colorare la stanza».
Persino lo spazio verrà ripensato: con letti-cassettiera che non saranno più paralleli o perpendicolari al muro, ma che formeranno con esso un angolo di 120° e con armadi che, così decorati, potranno stare al centro della stanza.
«Tutte tecnologie semplici, ma funzionali», assicura Bruscoli. «La collezione avrà dieci pezzi simbolo (che verranno proposti in diverse forme, colori e materiali, ndr) per un prezzo medio che non supera i tremila euro per l’insieme dei tre pezzi icona: letto, scrivania e armadio».
L’operazione ha uno scopo preciso. «Abbiamo trasformato la camera da letto in un salotto: uno spazio pubblico dove il ragazzo studia, lavora, riceve amici e solo in seconda battuta dorme e usa come contenitore di abiti e gingilli», afferma Di Tullio. «In un momento in cui il mercato propone una grande offerta legata alla cameretta coordinata, fatta di colori accesi, laccati e di stili non più contemporanei», racconta il designer.
Il catalogo sarà il primo strumento di comunicazione. «Abbiamo pensato a una comunicazione d’impatto nei punti vendita con un catalogo-locandina di 70 cm x 60 cm. Protagonisti le persone più che gli oggetti: il graffittaro, l’appassionato di elettronica, il free climbing, la romantica, figure che ben si sposano con gli spazi proposti. L’investimento in comunicazione è pari al 2% del fatturato», conclude il direttore marketing. «La collezione verrà lanciata attraverso una campagna stampa su riviste di settore e in particolare su Brava Casa, con una doppia pagina fissa tra le prime 25 posizioni».