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 2012  agosto 30 Giovedì calendario

TRE PICCOLI INSETTI DI 230 MILIONI DI ANNI


I più antichi insetti fossili conservati nell’ambra e risalenti al Triassico sono stati rinvenuti in Italia.
Da una decina d’anni un’équipe internazionale (italiana e tedesca), alla quale si è recentemente aggiunto il Museo americano di storia naturale, lavora su un enorme giacimento di ambra rinvenuto sul massiccio delle Dolomiti.
La squadra di ricercatori, guidata da Alexander Schmidt dell’università tedesca di Göttingen, ha passato al microscopio la bellezza di 70 mila goccioline d’ambra, di dimensioni comprese fra i 2 e i 6 millimetri.
Il loro studio, pubblicato sul giornale dell’Accademia americana delle scienze, rivela che migliaia di microrganismi sono imprigionati nella preziosa resina fossile: micro-alghe, funghi e microbi, una vera e propria Arca di Noè microscopica.
Di questa variegata microfauna fanno parte anche i tre insetti risalenti a 230 milioni di anni fa.
L’ambra, una forma di resina fossile prodotta principalmente dalle conifere, oltre a conservare ottimamente gli organismi che imprigiona, offre informazioni soprattutto sugli ambienti delle foreste dell’epoca. E infatti la recente scoperta riguarda due artropodi microscopici: si tratta di acari fino a ora sconosciuti ma che sono assai simili alle specie contemporanee (circa 3.500). Ma mentre la maggior parte di queste ultime vive e si nutre su piante da fiore, gli animaletti preistorici vivevano su conifere, indice, per gli scienziati, del grande adattamento dell’insetto.
Ma anche un dittero di meno di 2 millimetri ha suscitato l’interesse dei ricercatori. Pur essendo mal conservato, esso rappresenta infatti una delle più antiche tracce di questa specie mai rinvenute.