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 2012  agosto 12 Domenica calendario

“IO VIVO NEL LUSSO, NON È UN CRIMINE E A SILVIO DICO: TROVATI UNA MOGLIE”

ROMA — Daniela Santanché: a ottobre un milione in piazza in sostegno della candidatura di Berlusconi.
L’ennesimo bagno di folla annunciato e poi sfumato?
«No, questa volta lo dobbiamo al nostro popolo, dobbiamo riprenderci la passione di un partito che manca un po’ di entusiasmo e energia. Gli elettori vanno motivati».
Ha detto che vorrebbe vedere Berlusconi con moglie al fianco. Serve una first lady, come sostiene, o pesano piuttosto gli scandali?
«All’Italia manca da tempo una
first lady,
che è una figura importante. Come pure spero e credo che Berlusconi faccia un ticket con una donna. Sarebbe un riconoscimento importante nei confronti delle nostre elettrici ».
Santanché la donna del ticket?
(Sorride)
«Ma no, io faccio una battaglia di principio, di donne ce ne sono tante. Io ho dimostrato che si può far politica anche fuori dal Parlamento».
Lei rivendica il lusso, non è un crimine, dice. Sa di provocazione,
di questi tempi.
«Ma le nostre eccellenze sono il lusso, dalla Ferrari all’alta moda. Vanno sostenute. La ricchezza non va criminalizzata, come invece avviene in Italia. È l’evasore che va combattuto».
Ma come, se «Equitalia va chiusa» e la Gdf lei la paragona alla «Stasi»?
«Equitalia va cancellata per il suo modello di riscossione e i tasso di interesse da usura. La Finanza persegue chi va al ristorante o guida auto di lusso mentre qui attorno a me, a Forte dei Marmi, centinaia di vu’ cumprà contrabbandando merce contraffatta con danni enormi per i grandi marchi».
Sembra non le stiano simpatici i ministri Passera, Riccardi e altri tecnici in odore di politica.
«È gente che non ha raccolto consensi, che ha vinto la lotteria senza comprare il biglietto. Passera poi ha patteggiato per una maxi evasione, può candidarsi a guidare il paese, uno così? Scendano dal pero, si candidino con Monti. E raccolgano voti, se ne sono capaci».