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 2012  agosto 12 Domenica calendario

CON IL “POLVERINO” LA GOMMA SI TRASFORMA IN MANTO STRADALE

Con il “polverino” la gomma si trasforma in manto stradale«Avete appena guidato su duemila pneumatici usati». Sarà capitato a molti automobilisti di leggere un cartello simile sulle strade. Questo perché anche le gomme ormai da buttare si possono recuperare e trasformare in manto stradale. In Italia vengono annualmente dismessi oltre 25 milioni di pneumatici, corrispondenti ad una massa di 400mila tonnellate: di queste 90mila sono trasformate in granuli e polverino ed il restante avviato quasi esclusivamente a recupero energetico.

La Provincia di Torino è capofila del progetto TyRec4lif, a cui collaborano anche il Politecnico e il Centro ricerche Fiat. Nel 2010, con il polverino proveniente da pneumatico, era stato riasfaltato un tratto di oltre 1200 metri della circonvallazione Borgaro Venaria. Un «tronco pilota» che ora è oggetto di studio per realizzare altre tratte, per valutare le miscele più adatte per ridurre l’inquinamento, l’impatto acustico e studiare le prestazioni sui nuovi materiali.

UNA SECONDA VITA ANCHE PER L’OLIO DELLA FRITTURA E I TAPPI DI SUGHERO –
Per le attività commerciali è già un obbligo, per i privati cittadini una sfida. Da pochi mesi è iniziata, in via sperimentale, la raccolta degli olii da cucina esausti, attivata da Amiat nelle Circoscrizioni 2 e 3. Si tratta degli olii di frittura, oppure quelli dei barattoli di sott’olio. Buttati negli scarichi inquinano, mentre il recupero consente, attraverso i processi di trattamento e riciclo, di ottenere energia rinnovabile e prodotti come lubrificanti vegetali, componenti per la produzione del biodiesel e per l’impiego nelle industrie, oppure combustibile per recupero energetico.

E l’olio non è l’unica cosa che si può recuperare in cucina. L’Italia, grande produttore di vino, è anche grande importatore di sughero. Che, però, è facilmente riutilizzabile. Essendo legno, i tappi delle bottiglie si possono gettare nell’organico, ma i cittadini più attenti possono anche portarli in contenitori appositamente dedicati in una quarantina di locali del Quadrilatero Romano, oppure in un ecocentro.

ABITI, VA DI MODA IL VINTAGE E LE VECCHIE CALZATURE DIVENTANO PISTE D’ATLETICA –
La scarpa da ginnastica che non entra più nel piede del bambino diventa la pavimentazione della palestra. Anche le scarpe si riciclano, non solo per donare quelle ancora in buono stato, ma per reimpiegare i componenti per pavimentazioni insonorizzate di palestre o sale riunioni, piste di atletica, giocattoli. Con questa finalità è attivo in molte scuole torinesi il progetto RiScarpa, che ha anche una valenza sociale, dal momento che per il trasporto, la selezione e l’igienizzazione del materiale è impiegato personale formato da cittadini svantaggiati occupati da una cooperativa sociale.

Se le scarpe si riciclano, vale anche il percorso inverso: materiali riciclati diventano abiti o accessori, come le borse del negozio Mnmur di via Belfiore realizzate con camere d’aria. E i mercatini di abiti usati fanno tendenza a tutti i livelli, con vere e proprie boutique di abiti dismessi. Una volta era per necessità, ora è anche per moda: basta sostituire l’aggettivo «usato» con «vintage».