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 2012  agosto 12 Domenica calendario

I LABRADOR TANGO

& CASH INFALLIBILI CACCIATORI DI MAZZETTE OCCULTATE –
Onore ai Labrador color miele della Guardia di Finanza. E’ merito loro se nei primi sette mesi di quest’anno lo Stato ha incamerato 41 milioni di euro, sequestrati a chi tentava di trasferire soldi all’estero senza dichiararlo. Tango e Cash che «lavorano» ai varchi di Malpensa, o la cucciolona di due anni Zebi che si può vedere all’opera a Torino, o ancora il fratello di Tango che annusa le automobili in transito a Chiasso, o la coppia d’oro di Fiumicino. Carini, simpatici, e implacabili: si avvicinano con aria giocherellona, nessuno s’impaurisce («Ovvio, li abbiamo scelti apposta, i cani della pubblicità... Era indispensabile che fossero cani che non suscitano paura in quanto è necessario che vadano ad annusare vicino alle tasche», spiegano gli addestratori delle Fiamme Gialle) e loro ogni volta che ci sono dei soldi occultati vanno a segno.

La Finanza li ha addestrati a lungo al centro di Castiglion del Lago (Perugia). Ora sono stati distribuiti ai valichi di frontiera e molti altri ne arriveranno perché i risultati sono eccellenti. Per arrivare a questo risultato, gli addestratori hanno ricevuto dalla Banca d’Italia un certo numero di «brics». Si tratta di mattoncini fatti di banconote triturate, perfetti per abituare il cane a concentrarsi sull’odore dei soldi, ovvero quello speciale mix di carta filigranata e inchiostro speciale che anche i profani avvertono quando banconote nuove di zecca gli capitano tra le mani.

«Ma quando le banconote sono vecchie e usurate, con l’odore dell’inchiostro che è quasi svanito, e magari tanti altri odori si sono attaccati alla carta, non è così facile».

Eppure Tango, Cash e Zebi scoprono mazzette nascoste a ciclo continuo. Anche i trucchi più perfidi, come certi doppifondi affogati di caffè, o di peperoncino, non sono serviti a nulla.

Merito della capacità straordinaria del labrador. L’Agenzia delle Dogane della Gran Bretagna li utilizza da vent’anni. Gli inglesi hanno scoperto per primi che il naso del labrador è particolarissimo. Molto diverso, ad esempio, di quello del cane lupo. Mentre quest’ultimo segue la scia olfattiva, e quindi è imbattibile per scovare la droga, il labrador ha un naso più selettivo e sa indirizzare le sue ricerche su un odore piuttosto che un altro come nessuno altro. Ma funzionano soltanto sul corto raggio. Per scovare i soldi, insomma, hanno necessità di avvicinare il muso alla persona o al bagaglio. Se si avvicinano abbastanza, però, è fatta. «Il principale problema - raccontano nell’ambiente cinofilo della Guardia di Finanza - l’abbiamo trovato nell’istruire il cane a segnalarci solo le cifre superiori ai 10 mila euro».

Pare incredibile, infatti, ma il naso del labrador è capace non soltanto di odorare i soldi, ma persino di contarli. «Dato che è lecito viaggiare senza dichiarare cifre inferiori ai 10 mila euro, dovevamo far capire al cane che ci deve segnalare solo le cifre superiori. E’ stato calcolato che sotto le 40-50 banconote siamo nel range consentito. Così abbiamo addestrato i cani a segnalarci i picchi olfattivi superiori alle 50 banconote. Che siano dollari, euro o sterline, li trovano tutti. Ma non gli sfuggono neanche le principali valute asiatiche, molto usate da chi esporta illegalmente capitali». E il premio per il cane che scova un rotolo da 250 mila euro? Il classico biscottino.