Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  agosto 12 Domenica calendario

C’È UN WEB SEGRETO DOVE S’AFFITTANO KILLER

Rubano documenti top secret, si organizzano in gruppi di hacker come Anonimo e LulzSec, hanno creato un luogo sicuro condiviso da narcos, trafficanti di armi e killer: benvenuti nel magico mondo del «Dark Web». Una piega segreta all’interno di internet (...) patenti, passaporti, mitragliatori e chili di cocaina utilizzando una moneta dedicata: la bitcoin, che nessun governo è in grado di regolare. Il tutto attraverso un sito e-commerce conosciuto come la «Via della Seta ». Darknet, la rete oscura, è percorsa da utenti anonimi, con molti siti che connettono solamente persone di cui si fidano. Abbiamo compiuto un viaggio nel Web buio, una e-Bay dove trovi praticamente di tutto, dai killer in affitto ai prestanome per ogni tipo di operazione finanziaria, agli spacciatori in grado di fornire a casa tua, ovunque tu sia, in modo rapido e anonimo, cristalli di cocaina, metanfetamine e funghi allucinogeni provenienti dalla Cambogia.
LA MONETA UFFICIALE
Il bello è che andare a spasso nel web nero, nelle rete internet invisibile, non è illegale. Nel dark web nessuno ti farà domande, perché non occorre avere un nome o un’identità e, anzi, farsi riconoscere è solo un rischio inutile. Vediamo qualcuno di questi siti, iniziando, magari, da quelli che offrono la moneta comunemente in uso per acquistare i servizi offerti da darknet. «Londonbitcoinexchange », «bitcoin-otc», «bitcoinbrasil », «firstnationalib», «Quality Counterfeits», «QuickCC », «Anonimus Internet banking », sono tutti siti di trading finanziario, in grado di offrire non solo carte di credito o di debito anonime con conti in banche americane o inglesi,ma anche la bitcoin, la moneta più stabile al mondo, quella che non conosce inflazione, perché la sua circolazione non è gestita da una banca centrale e perché nessuno è in grado di crearne più di nuova. I bitcoin circolano dal 2009, inventati da Satoshi Nakamoto, morto in circostanze misteriose, portando con sé i segreti dell’algoritmo usato per «stampare» la moneta. Si calcola che i bitcoin disponibili siano equivalenti a circa 57 milioni di dollari. Nella darknet trovi siti come «Killer for Hire»: qui, C’thulhu si definisce come «appartenente a un gruppo criminale, composto da mercenari e da ex soldati con alle spalle più di cinque anni di esperienza militare e di combattimento, in grado di garantire il raggiungimento del tuo obiettivo ovunque nel mondo». Ti fornisce la mail per poterlo raggiungere in modo anonimo e discreto e garantisce di «eliminare il tuo problema nel giro di 2, massimo 4 settimane». La tariffa: subito 20.000, solo per il disturbo; poi il 50% subito e il resto a lavoro ultimato, «quando ti invio la foto della persona eliminata». Anche «Quick Kill» è un sicario, e promette di «risolvere una volta per tutte i problemi della tua vita »; «Contract killer», invece, garantisce di «poter eliminare giornalisti e paparazzi ficcanaso, giudici troppo zelanti, mariti, mogli... ». C’è perfino un listino dei prezzi: «per eliminare una persona comune, bastano 20.000 euro»; un malavitoso o un poliziotto richiedono 50.000 euro; un giornalista 100.000 euro; un manager può andare dai «KordTusten Weapons and firearms », è un trafficante d’armi: fucili, mitragliatrici, rpg, lanciafiamme, granate, il tutto con un ricco catalogo.
Come in tutte le cose esiste un rovescio della medaglia, e l’opposto di questo mondo delle tenebre sta nel fornire servizi e possibilità a chi non può o non vuole usare i normali canali della rete visibile, punta di un iceberg che gli ultimi dati vorrebbero composta da solo un cinquecentesimo o addirittura un millesimo della montagna sommersa. Tor, il software che viene solitamente utilizzato per navigare nel «Deep Web» si sottrae ai normali controlli del traffico sfruttando una tecnologia particolare e la cooperazione di utenti volontari. Progetto sponsorizzato inizialmente dalla US Naval Research Laboratory, è ora seguito e sviluppato da The Tor Project, associazione senza fini di lucro il cui sito è normalmente consultabile. L’enorme massa di dati - 7.500 terabyte in continua crescita, dove il suffisso tera indica qui mille miliardi di byte - del deep web, inclusa ovviamente la sua parte più oscura, offre risorse utili, da intere biblioteche di argomenti specifici a informazioni difficilmente reperibili in tempo reale.
IL BOOM IN SIRIA
Le caratteristiche di anonimato di questa rete, Tor acronimo di The Onion Router è basato su un particolare protocollo che lo rende difficilmente rintracciabile, permettono a persone in particolari situazioni di accedere comunque al piùmoderno dei sistemi di comunicazione dei nostri giorni: si pensi ai dissidenti cinesi, schiacciati da una censura che ha pochi rivali al mondo, ai movimenti non allineati di Paesi come l’Iran o la Siria dove l’uso di Tor è praticamente raddoppiato negli ultimi mesi. Ma anche a chi fa del giornalismo la propria ragione di vita e vuole tutelare fonti particolarmente a rischio, a investigatori e forze di polizia che necessitano di un ambiente protetto e discreto nel quale muoversi e operare, a organizzazioni non governative, le ONG, per fornire connessione sicura al sito madre agli operatori all’estero, magari sotto regimi poco disponibili alla trasparenza, ad aziende che utilizzano queste risorse sia per contrastare lo spionaggio industriale che per accedere a canali non ancora esplorati in paesi emergenti. Non a caso sono nate società, accessibili dal Web consueto, che offrono servizi di consulenza per realtà istituzionali, aziende e perfino utenti singoli come «BrightPlanet», o sezioni dedicate all’interno di siti come «reputation. com», che assicurano la ricerca nel deep web di qualsiasi cosa possa compromettere la reputazione di un cliente del leader mondiale in «Online Reputation Management». Il tempo dirà quale delle due parti avrà il sopravvento e connoterà in modo definitivo questo gigantesco spazio virtuale, e prima di gridare allo scandalo per una dimensione che cela e rende al contempo fruibili siti che non desidereremmo in piena coscienza esistessero, pensiamo ai tanti Grandi Fratelli che ci vorrebbero in ogni momento della nostra esistenza controllabili e inquadrati.