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 2012  agosto 10 Venerdì calendario

‘Ndrangheta. L’ARRESTO IN SPIAGGA di Roberto Matalone. I carabinieri del ros lo hanno sorpreso nella frequentatissima spiaggia di ioppolo Arrestato il boss Matalone, era in spiaggia Stava leggendo Cacciatori di mafiosi, libro che racconta le fasi della cattura del cognato Pesce (Vibo Valentia) – Una volta i latitanti si nascondevano in montagna

‘Ndrangheta. L’ARRESTO IN SPIAGGA di Roberto Matalone. I carabinieri del ros lo hanno sorpreso nella frequentatissima spiaggia di ioppolo Arrestato il boss Matalone, era in spiaggia Stava leggendo Cacciatori di mafiosi, libro che racconta le fasi della cattura del cognato Pesce (Vibo Valentia) – Una volta i latitanti si nascondevano in montagna. Oggi, invece, preferiscono il mare. Ed è proprio sulle spiagge più note della Calabria che sono stati arrestati in questi ultimi anni, molti dei latitanti calabresi. L’ultimo a cadere nella rete dei carabinieri del Ros di Reggio Calabria, giovedì pomeriggio, è stato Roberto Matalone, 35 anni, un nome importante nella geografia criminale di Rosarno. L’uomo ricercato dall’aprile 2010 perché coinvolto nell’inchiesta “All Inside” è cognato di Ciccio Pesce – ha sposato la sorella Maria Grazia -, figlio del capo clan Antonino, detto “U testuni”. Matalone è stato arrestato dopo mesi d’indagini e appostamenti nella spiaggia di Ioppolo, un centro del Vibonese, a pochi chilometri da Capo Vaticano, una delle mete turistiche più rinomate della Calabria STAVA tranquillamente prendendo il sole seduto su una sdraio, certo che in quel posto i carabinieri non ci sarebbero mai arrivati. Invece, gli uomini del Ros e quelli del reparto Cacciatori, dopo averlo seguito per giorni, giovedì pomeriggio, hanno atteso che il latitante sistemasse l’ombrellone e il telo da mare e quando Matalone si è sdraiato, l’hanno raggiunto alle spalle. Stava per iniziare la lettura del libro di Andrea Galli, “Cacciatori di mafiosi”, un testo, dove il giornalista del Corsera ha, tra gli altri, ripercorso le fasi della cattura di Francesco Pesce, il cognato di Matalone, arrestato anche lui il 9 agosto dello scorso anno, all’interno di un bunker ricavato sotto un deposito di auto da rottamare. I carabinieri sono arrivati a Matalone seguendo i movimenti dei familiari: in particolar modo della moglie Maria Grazia, che spesso, di notte, lasciava l’abitazione di Rosarno e a bordo di auto, sempre diverse, si allontanava dal proprio territorio per raggiungere Ioppolo. Qui Roberto Matalone aveva trovato rifugio da circa dieci giorni. L’ex latitante aveva affittato una villa con piscina e giardino, in una zona molto frequentata da turisti, con lo scopo di confondersi con i tanti vacanzieri. I carabinieri del Ros, però, l’hanno individuato comunque, filmando i suoi spostamenti al bar, per strada, al mare. Si spostava con molta naturalezza per le vie del paese, indossando un cappellino e occhiali da sole. Accorgimenti che non sono serviti però a sfuggire alla cattura. Roberto Matalone dopo l’arresto del cognato Ciccio Pesce, era diventato l’uomo che avrebbe dovuto gestire gli affari illeciti della cosca di Rosarno. Carlo Macrì10 agosto 2012] carabinieri del ros lo hanno sorpreso nella frequentatissima spiaggia di ioppolo