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 2012  agosto 11 Sabato calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - I GIORNI DELL’ESODO


IL CASO WINDJET
ROMA - Alitalia ha messo a disposizione dei voli speciali e delle tariffe agevolate per venire incontro ai passeggeri Windjet colpiti dalla cancellazione di voli. La compagnia di bandiera in una nota ha infatti comunicato che "per venire incontro alle esigenze di mobilità dei passeggeri di WindJet, il Gruppo Alitalia si è finora impegnato per propria scelta e senso di responsabilità, pur non avendo obblighi di nessun tipo, a riproteggere i passeggeri di WindJet nel caso in cui la compagnia catanese non fosse stata in grado di operare alcune tratte".
In coordinamento con l’Enac, il Gruppo Alitalia ha attivato delle tariffe fisse agevolate. I biglietti a tariffa fissa possono essere acquistati chiamando il numero telefonico dedicato 06.65859030 (attivo 24 ore su 24) oppure presso le biglietterie Alitalia presenti negli scali. Presentando un biglietto aereo della compagnia WindJet (o ricevuta di biglietto elettronico), emesso prima del 10 agosto, i viaggiatori potranno acquistare fino al 31 agosto un biglietto Alitalia o Air One a tariffe fisse.
Da domani, domenica 12 agosto, e fino a che sarà necessario, Alitalia assicurerà 20 voli speciali al giorno sulla Sicilia (12 voli da/per Catania e 8 voli da/per Palermo) al fine di agevolare il viaggio dei passeggeri WindJet.
Questi collegamenti speciali saranno effettuati in orari notturni e si aggiungeranno al normale programma di voli giornalieri Alitalia e Air One da/per Catania e Palermo sui quali il Gruppo Alitalia cercherà di ricollocare il maggior numero di clienti di WindJet. Già oggi si sono verificati ritardi e anche qualche cancellazione dei voli gestiti dalla compagnia privata.
Una giornata di tensioni e disagi. Sono decine di migliaia i passeggeri che hanno prenotato un volo Windjet fino a fine ottobre e che rischiano di restare a terra dopo il fallimento della manovra di acquisizione della flotta low cost da parte di Alitalia. Una rottura definitiva fra la compagnia di bandiera e quella siciliana, in merito alla quale il ministro Passera vuole vederci chiaro: per fare il punto "sull’improvvisa e inaspettata interruzione di una trattativa rispetto alla quale il governo aveva ricevuto informazioni di un esito positivo", infatti, l’unità per la gestione delle vertenze aziendali del ministero dello Sviluppo ha convocato entrambe le parti, WindJet e Alitalia, per martedì 14. Al tavolo, che si occuperà anche della questione occupazionale (sono 500 i posti a rischio, se la compagnia catanese dovesse fallire) saranno presenti anche Enac, le competenti istituzioni ed enti locali e le organizzazioni sindacali che in mattinata avevano espresso "grandissima preoccupazione per il destino dei 460 lavoratori Windjet" chiedendo proprio l’intervento del governo per "salvare oltre 500 posti di lavoro, il patrimonio societario ed economico e per rientrare urgentemente dal caos negli aeroporti e dalla disperazione che coinvolge migliaia di utenti".
Enac istituisce unità di crisi. Il presidente dell’Enac, Vito Riggio, a margine dell’inaugurazione dell’aeroporto di Pantelleria ha assicurato che "in queste ore è in corso un’unità di crisi con Alitalia e altre compagnie italiane, con l’operativo Windjet in mano, per valutare quali voli si possono tenere. Alitalia, Meridiana e Blue Panorama stanno portando la loro disponibilità a fronte di un piccolo supplemento da pagare da parte dei passeggeri, che faremo in modo sia il più basso possibile", ha aggiunto. "Stiamo cercando di riproteggere i passeggeri in difficoltà con il massimo sforzo possibile. Dai primi dati che ci arrivano dall’unità di crisi, ci sarebbero molti posti disponibili: Meridiana manterrebbe gli stessi orari mentre Alitalia riproteggerebbe i passeggeri sui voli notturni". E avverte: "Evitiamo inutili aspettative che andrebbero deluse. Chiediamo alla Wind Jet di darci l’operativo e di dirci quello che è in grado di fare".
Windjet infatti non ha ancora consegnato i documenti richiesti dall’Enac tra i quali i certificati di manutenzione e revisione degli aerei. In assenza delle garanzie richieste e del concreto miglioramento della regolarità operativa dei voli già a partire da questo fine settimana, l’Enac sarà costretto da lunedì 13 agosto prossimo alla sospensione della licenza di esercizio per manifesta incapacità della società WindJet.
Lo scontro Enac-Alitalia. Riggio ha poi sottolineato: "Windjet sa bene di non potere fare fronte agli impegni assunti e questa è una cosa molto grave, sia dal punto di vista industriale, per le 500 persone che ci lavorano, sia per i collegamenti Nord-Sud, sia per i passeggeri che si trovano in queste situazione". E ha aggiunto: "Sarebbe stato meglio chiudere ad aprile, ora diciamo ad Alitalia visto che ha tenuto aperta la trattativa fino ad agosto, che si faccia carico di un problema che ha contribuito a creare". Parole che non sono piaciute alla compagnia di bandiera che in una nota ha fatto sapere che "Alitalia non è in alcun modo responsabile della situazione di caos della compagnia catanese", respingendo "con forza" le dichiarazioni del presidente dell’Enac. "Le Autorità erano a conoscenza delle enormi difficoltà dell’operazione, dovute agli inadempimenti di WindJet. E come Riggio sa bene - si legge nella nota - da molti giorni Alitalia cerca, con grande senso di responsabilità verso i passeggeri, di riproteggere tutti i viaggiatori, operando anche voli speciali, e la compagnia intende continuare a fornire assistenza per quanto possibile. Questo impegno è lo stesso che Alitalia ha avuto in situazioni analoghe. Le dichiarazioni di Riggio in questo contesto sono prive di ogni fondamento".
La reazione dell’Avia e di Fiavet. Polemico Antonio Divietri, presidente di Avia, l’associazione degli assistenti di volo, che commenta così la vicenda Windjet, chiedendo chiarimenti: "Nella migliore tradizione italica si usano come ostaggio utenti e lavoratori in una vicenda che presenta numerose opacità. Che il tutto avvenga nel triangolo delle bermuda della settimana di ferragosto rafforza i dubbi". E aggiunge: "Nel 2005 il Presidente di Enac Vito Riggio dichiarava che Windjet vola su Linate in modo ’non legittimo’, infatti non erano stati autorizzati gli slot per poterlo fare. Sette anni dopo le cose sono cambiate? Dov’è la convenienza di Alitalia in questa operazione? Non rischierebbe di peggiorare i suoi conti già in negativo? Sono domande che chi ne ha le responsabilità si sarà certamente posto, aspettiamo le risposte". "Chiedere un supplemento, seppur piccolo, per i passeggeri che hanno acquistato biglietti della compagnia Windjet, è completamente sbagliato" sbotta il presidente di Fiavet, la Federazione italiana delle imprese di viaggi e turismo, Fortunato Giovannoni.
(11 agosto 2012)

CORRIERE.IT SU WINDJET
«È già operativa un’unità di crisi con Alitalia e altre compagnie per affrontare la situazione. I passeggeri prenotati con Wind Jet saranno tutti riprotetti da altre compagnie». Così il presidente dell’Enac Vito Riggio spiega a Corriere.it come ci si sta muovendo per affrontare la situazione che si è venuta a creare dopo la rottura della trattativa con Alitalia per la cessione della compagnia low cost Wind Jet. Situazione che verrà affrontata anche dal ministro Corrado Passera che ha incaricato l’unità per la gestione delle vertenze aziendali del ministero dello Sviluppo di convocare Wind Jet e Alitalia per martedì 14, per fare il punto «sull’improvvisa e inaspettata interruzione di una trattativa rispetto alla quale il Governo aveva ricevuto informazioni di un esito positivo».
AIUTO DA ALTRE COMPAGNIE - Così come aveva anticipato a Corriere.it il presidente di Enac Vito Riggio, al termine del tavolo di unità di crisi sul caso Wind Jet arriva il piano di aiuti. Sarà garantita da cinque compagnie nazionali l’assistenza dei passeggeri Wind Jet. L’Ente, «in collaborazione con, Alitalia, Meridiana Fly - Air Italy, Livingston, Blu Panorama e Neos, unitamente alla compagnia Wind Jet, ha coordinato la rimodulazione dei voli in modo tale che venga garantita la riprotezione dei passeggeri». Per permettere di effettuare tutti i voli, l’Enac «ha disposto che i principali scali italiani rimangano aperti durante la notte». I voli di riprotezione «effettuati sulle singole tratte nazionali dirette avranno un sovrapprezzo di massimo 80 euro (tasse incluse). Per i voli internazionali il sovrapprezzo sarà maggiore, a seconda delle tratte». Per i voli programmati a settembre, «i prezzi potrebbero subire delle variazioni».
LE ALTRE COMPAGNIE - Un primo aiuto arriva proprio da Alitalia. «Per venire incontro alle esigenze di mobilità dei passeggeri di WindJet, - si legge in una nota della compagnia di bandiera - il Gruppo Alitalia si è finora impegnato per propria scelta e senso di responsabilità, pur non avendo obblighi di nessun tipo, a riproteggere i passeggeri di WindJet nel caso in cui la compagnia catanese non fosse stata in grado di operare alcune tratte». Sono state attivate tariffe fisse agevolate per i passeggeri che stanno subendo disagi provocati dalla cancellazione dei voli di WindJet. Sui collegamenti nazionali diretti di sola andata Alitalia offre, fino all’ultimo posto disponibile, una tariffa fissa di 75 euro. Da domenica, inoltre, Alitalia assicurerà 20 voli speciali al giorno sulla Sicilia. Anche Meridiana si fa avanti istituendo da domenica nuovi voli a prezzi speciali per la Sicilia. In particolare, «sono stati potenziati i collegamenti già esistenti su Torino, Milano Linate e Verona, e sono stati aggiunti nuovi collegamenti su Bologna e Roma Fiumicino.
FEDERCONSUMATORI - E infatti la Federconsumatori ha subito battuto un colpo criticando anche l’Enac accusata di «superficialità» per il modo in cui ha affrontato la crisi Wind Jet. «Non possiamo essere soddisfatti - afferma l’associazione dei consumatori - del ruolo svolto dall’Enac su questa vicenda senza un minimo di prevenzione». «Per quei turisti appiedati a Fiumicino, Catania e Palermo - aggiunge la Federconsumatori - o che lo saranno a breve a seguito della sospensione della licenza di volare da parte dell’Enac, consigliamo di inviare una raccomandata alla compagnia aerea, chiedendo il rimborso del biglietto non usato e delle spese sostenute durante l’attesa in aeroporto, oltre alla corresponsione della compensazione pecuniaria per la mancata partenza».
DISAGI A RAFFICA - I contraccolpi della crisi Wind Jet si vedono giorno dopo giorno con voli cancellati, ritardi e le continue proteste dei passeggeri. Ritardi anche questa mattina del volo per Palermo alle 9.40 con oltre un ora di ritardo. Ancora più penalizzati i passeggeri diretti a Catania col volo IV563 che ha fatto registrare circa due ore di ritardo. Mentre sono stati cancelli due voli programmati in serata e diretti sempre in Sicilia. Molti passeggeri hanno infatti in mano biglietti per volare con la compagnia siciliana e non sanno se potranno partire oppure se dovranno e potranno chiedere il rimborso. Una situazione che preannuncia contenziosi a raffica.
INTERVENGA IL GOVERNO - La crisi Wind Jet allarma le forze politiche. «Chiediamo al governo nazionale e al ministro Corrado Passera di convocare immediatamente un tavolo di trattativa nazionale perchè le conseguenze di un eventuale fallimento della compagnia siciliana sia sul piano occupazionale che su quello della mobilità dei siciliani, saranno disastrose» affermano alcuni parlamentari del Partito Democratico secondo i quali «c’è il rischio concreto che possano finire in mezzo a una strada 460 lavoratori diretti e 300 dell’indotto». E il leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè: «I lavoratori, i viaggiatori e l’intera economia della Sicilia non possono pagare il prezzo più alto di una pessima gestione aziendale. Continuare a trattare con chi non è in grado di mantenere gli impegni sarebbe un’inutile perdita di tempo».
POLEMICA ENAC-ALITALIA - Intanto in una nota Alitali respinge alcune le dichiarazioni del Presidente dell’Enac, Vito Riggio, e secondo le quali Alitalia deve farsi carico di un problema che anche lei ha creato. «Alitalia non è in alcun modo responsabile della situazione di caos della compagnia catanese - si legge nel comunicato - queste affermazioni stupiscono in particolar modo visto che da aprile Alitalia ha sempre informato tutte le Autorità competenti e le ha tenute quotidianamente al corrente sullo stato reale delle trattative. Le Autorità erano anche a conoscenza delle enormi difficoltà dell’operazione, dovute agli inadempimenti di Wind Jet». «Come Riggio sa - si chiude la nota- da giorni Alitalia cerca, con grande senso di responsabilità di riproteggere tutti i viaggiatori, operando anche voli speciali, e la Compagnia intende continuare a fornire assistenza per quanto possibile».

ESODO PROPRIAMENTE DETTO
CORRIERE.IT
Fine settimana di traffico intenso, segnalato con il classico bollino rosso. Ma con un movimento di auto minore rispetto agli anni scorsi, come segnala il Cciss. In generale, però, il sabato che precede il Ferragosto ha confermato pienamente le previsioni. Ansas segnala
Automobili incolonnate lungo la A3 (Ansa)Automobili incolonnate lungo la A3 (Ansa)
un maggiore flusso di veicoli rispetto allo scorso anno, in particolare in Lombardia, Emilia Romagna, Campania e Calabria. Traffico rallentato in direzione dei valichi di frontiera con code di alcune ore al traforo del Frejus, e in corrispondenza dei valichi, verso la Svizzera, la Slovenia e a Ventimiglia sul confine francese.
CODE E ATTESE - L’Ansa segnala però un flusso molto intenso sulle strade di sua competenza. Alcune zone hanno registrato traffico molto intenso. Ben 100 km di code a tratti, per esempio, hanno caratterizzato la A22 tra Verona e S. Michele all’Adige, verso il Brennero. Code per tutta la giornata, molto più contenute, intorno a 10 chilometri, sulla A10, in direzione di Ventimiglia e sulla A9 alla frontiera con la Svizzera, allo svincolo tra Fino Mornasco e Chiasso. Code, per circa 1 km, al traforo del Frejus, tra Bardonecchia e il piazzale antistante il traforo; due ore servono anche per percorrere il traforo del Monte Bianco, per chi è diretto in Francia. Sotto pressione anche l’autostrada A/4 Venezia-Trieste in direzione Trieste. Traffico intenso, per tutta la giornata, anche sulla A14, in direzione di Riccione e delle località di mare dell’Emilia Romagna, con "stop e go" che, tra Cesena e Riccione, hanno causato tempi di percorrenza pari a un’ora e venti. Sabato per imbarcarsi a Villa S. Giovanni per la Sicilia era necessario attendere due ore, che nel pomeriggio sono scese ad un’ora. Traffico praticamente inesistente, invece, in uscita da Roma, in molte località della Campania (compresa la costiera amalfitana), in molte zone dell’Abruzzo, di Umbria e Marche.
METEO - Nel weekend la colonnina di mercurio si porterà su valori superiori ai 35-36°C al Centrosud con punte di 40°C se non oltre su Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia, fino a 38-39°C anche sulle aree interne di Lazio, Umbria, Abruzzo. Infuocato anche l’Appennino con temperature fino a 32-33°C a 1000m. Una situazione che preoccupa non tanto per l’intensità, al Sud pari solo all’agosto del 1999, ma per la durata, con il caldo torrido che potrebbe proseguire almeno fino a Ferragosto, esasperando la siccità ed il pericolo incendi. Al Nord e Toscana il caldo sarà meno intenso, ma decisamente più afoso, dove paradossalmente si potrà soffrire più di notte che di giorno, quando le grandi aree urbane verranno avvolte da un cocktail micidiale di umidità e alte temperature, che potranno venire percepite come superiori ai 34-35°C. Se al Sud l’Estate 2012 risulta decisamente peggiore del 2003, non si può dire lo stesso per il Centronord, dove il caldo è intenso ma non eccezionale, grazie ad infiltrazioni più fresche atlantiche che potranno determinare anche qualche forte temporale su Alpi, Prealpi e pianure a nord del Po, con rischio di improvvise e violente grandinate.
Redazione Online

CASINO SUL FRECCIABIANCA (REPUBBLICA.IT)
IL “materiale”. Si chiama così, nel gergo ufficiale delle ferrovie, tutto l’hardware del trasporto su binari. I vagoni, le locomotive. Insomma, quella roba concreta che trasporta le persone in carne e ossa. E allora, alle 16.52 di un giorno di inizio agosto, salgo su uno di questi materiali, da Genova Piazza Principe, diretto a Livorno.
Nel mio immaginario c’è solo il desiderio di tornarmene a casa dopo una giornata cominciata troppo presto. Ad accogliermi nella carrozza 6 trovo un freddo russo, ma pazienza. Non facciamone un problema, basta coprirsi. Dopo pochi chilometri, però, il ‘materiale’ si ferma inspiegabilmente all’uscita di una galleria. Va bene, non facciamo un problema neanche di questo: la vista mare è magnifica. Ce la godiamo tutti per una decina di minuti. Il materiale riparte. Trotterella un po’. Si ferma di nuovo. Il capotreno corre su e giù, cercando di rispondere all’assalto dei viaggiatori: chi si lamenta per il freddo, chi chiede spiegazione del ritardo che si va accumulando.
Io mi sono scaricato l’App ufficiale di Trenitalia, da cui apprendo che il Freccia Bianca 9771 su cui sono seduto è già indietro di quaranta minuti sulla tabella di marcia. Perché nell’immaginario di Trenitalia ci sono proprio queste cose: l’App per iPhone che ti dice gli orari, le news dal mondo delle ferrovie, l’informazione realtime sullo stato dei treni. La voce in perfetto inglese dei Freccia Rossa che elenca i prodotti di qualità che troverai al bar “to make your journey even more enjoyable”: per rendere il tuo viaggio “even more”, “ancor più” piacevole. Il viaggio sarebbe già perfetto, insomma, ma, quando si tratta di qualità del servizio, quelli di Trenitalia sono fatti così: alzano l’asticella e gettano il cuore oltre l’ostacolo.
Poi però c’è il materiale, questa rozza cosa di ferro che si ostina a intralciare l’immaginario futurista del marketing. E che forse adesso riparte. Zitti, zitti, incrociamo le dita. Macché, si riferma: pare che la porta della carrozza 6 si apra di sua iniziativa.
“Il Materiale e l’Immaginario”: si intitolava così la bella antologia scolastica che avevo al liceo. Dieci tomi a firma Ceserani — De Federicis. Non erano tempi di crisi quelli, si abbondava in tutto. L’ortopedia non aveva ancora stabilito il carico massimo per gli studenti da soma. Quando arrivavi in classe la morale sottesa all’opera ti era ben chiara: vuoi immaginare? Bravo, intanto però portati sulle spalle venti chili di libri. Chiaro no? Prima il materiale, poi l’immaginario. Così il capotreno, che vorrebbe rendere il nostro viaggio “even more enjoyable”, deve arrangiarsi da carpentiere, cercando di bloccare la porta con un materialissimo fermo d’acciaio. E arriviamo a Viareggio. L’App mi segnala 58 minuti di ritardo e siamo fermi in stazione. Anzi, di più: i motori sono spenti.
Passano i minuti. In un silenzio surreale, dalla testa del treno, si levano imprecazioni irripetibili indirizzate a tutto il panteon cristiano. Il capotreno scende scagliando con violenza il cellulare di servizio per terra. Il cellulare va in pezzi. Ma il capotreno cammina deciso per prenderne i resti a pedate, come se fossero le teste dell’Idra e lui volesse assicurarsi che da nessuna di esse possa mai più levarsi una voce. Poi si prende la faccia fra le mani, e si mette a piangere.
Stiamo assistendo al tracollo nervoso di un uomo il cui immaginario non sa più cosa inventarsi per arginare il cedimento strutturale del materiale. Scendono tutti. Una signora etnochic approfitta dell’occasione per dire la cosa che teneva in serbo da tutta una vita: “facciamo una class action!”. E invece arriva l’ambulanza, altro che class action. Due uomini accompagnano sottobraccio il capotreno.
Restiamo sul binario, a guardare un materiale inerte. La voce annuncia che l’Intercity da Milano è in arrivo sul terzo binario. Salgo al volo su quello. Ma nel rimettere in valigia il libro che stavo leggendo mi accorgo che in questa storia mancava qualcosa di tutto mio. E infatti: ho preso la valigia di un altro!
Finalmente a Livorno. Un agente di polizia ferroviaria mi dice di stare tranquillo: cose del genere capitano spesso. Non dubita della mia buona fede. Però no, di queste cose loro non se ne occupano. Ok. La Chiesa deve aver esternalizzato le assoluzioni alla Polizia di Stato, buono a sapersi. Magari metto una buona parola anche per il capotreno.
Ora che sono un’anima salva, però, cosa ci faccio io con questa benedetta valigia?

AUMENTO DELLA BENZINA - PEZZO DEL CORRIERE
MILANO — Da oggi, mettersi in viaggio con l’auto sarà più caro e il ferragosto, sul fronte dei prezzi dei carburanti, si preannuncia caldissimo. Complici le quotazioni internazionali che continuano ad aumentare e la debolezza dell’euro sul dollaro, il pieno è destinato ad aumentare. Il prezzo internazionale della benzina si è attestato ieri a 664 euro per mille litri (+9%), quello del diesel a 684 euro per mille litri (+6%). Aumenti che hanno cominciato subito a ripercuotersi sui listini. Ieri mattina, nella modalità «servito», si è registrato un nuovo aumento delle medie ponderate nazionali tra le diverse compagnie: la benzina è salita a 1,877 euro al litro (+0,3 centesimi), il diesel a 1,778 euro al litro (+0,2 centesimi). Il 17 luglio i prezzi medi nazionali erano 1,837 euro per la verde e 1,734 euro per il gasolio. In base alla rilevazione della Staffetta Quotidiana, a mettere mano ai listini sono state ieri Esso e Shell. «Per la prima registriamo un rialzo di un centesimo su entrambi i prodotti, con la verde a 1,892 euro e il gasolio a 1,798 euro. Per la compagnia anglo-olandese il rialzo è di 1,5 centesimi, con la benzina a 1,893 euro e il diesel a 1,80 euro». Livelli che per la benzina si avvicinano ai picchi di marzo-aprile, quando un litro era volato a 1,905 euro, e che per il diesel superano il precedente record a 1,785 euro. Se con maggio era cominciata la discesa, ora si torna di nuovo a salire.
E non è finita. Oltre al cambio euro-dollaro e alle quotazioni internazionali, oggi c’è un’altra causa che contribuisce all’aumento dei prezzi: una nuova accisa. Per rendere strutturale il bonus per i gestori carburanti e fare fronte alla riscossione agevolata delle imposte nelle zone terremotate dell’Abruzzo, le aliquote dell’accisa saliranno di 4,2 euro per mille litri. Incremento che si traduce in +0,51 centesimi al litro, Iva compresa. La nuova tassa, prevista dalla legge Stabilità del novembre 2011 genererà - secondo i calcoli del Quotidiano Energia - maggiori entrate per le casse dello Stato pari a 65 milioni di euro. Ufficialmente le accise sono tasse di scopo, che dovrebbero coprire i costi di un’emergenza. Ma negli anni si è instaurata l’abitudine a mantenerle, anche quando l’emergenza è finita da tempo, visto che tuttora si pagano i 7 millesimi previsti per la crisi di Suez del 1956 e addirittura il millesimo sommato per la guerra di Abissinia del 1935. Dall’inizio del 2011 le accise sulla benzina sono aumentate di 16,44 centesimi, mentre quelle sul diesel di 19,44 cent, a cui va ad aggiungersi l’effetto moltiplicatore dell’Iva. L’ultimo incremento, di 2,42 centesimi Iva compresa su entrambi i prodotti a favore del terremoto in Emilia, risale allo scorso giugno, quando tuttavia non si riversò sui prezzi al consumo anche approfittando della discesa delle quotazioni internazionali. A conti fatti, le accise pesano più del doppio dell’Iva, che dalla fine dell’anno scorso è salita al 21 per cento e potrebbe andare al 23% l’anno prossimo.
Che rincari dobbiamo aspettarci, quindi? Questa la previsione di Luca Squeri, presidente di Figisc Confcommercio: «La quotazione del greggio è aumentata attestandosi sui 93 euro/barile. Le tendenze del mercato internazionale fanno supporre che nei prossimi giorni ci siano le condizioni per un aumento dell’ordine di 1,5 centesimi al litro». Con buona pace della guerra degli sconti, inaugurata dall’Eni nei prezzi del fai da te durante il week end.
Fausta Chiesa

http://www.infomotori.com
Nuovo aumento sui carburanti deciso dal governo
Le aliquote dell’accisa sulla benzina salgono di 4,2 Euro per 1000 litri da 724,20 a 728,4 Euro, mentre per quanto riguarda la benzina l’aumento si concretizza in un passaggio da 613,2 a 617,4 Euro. Questi aumenti si traducono in introiti maggiori per 65 milioni di Euro. Inclusa l’IVA al 21%, il costo al litro per l’automobilista italiano cresce circa di 0,51 centesimi al litro. Lo scopo è trovare fondi per le zone terremotate dell’Abruzzo, intento nobile, ma il continuo esborso richiesto all’automobilista italiano preoccupa l’intero settore.
Uno scenario sconfortante, aggravato dalle quotazioni internazionali della benzina in crescita
Benzina e diesel fluttuano verso l’alto nelle quotazioni internazionali: la soglia di 1100 dollari / tonnellata per la benzina e 1000 dollari / tonnellata per il diesel si avvicina inesorabile. la debolezza della moneta unica europea penalizza ulteriormente il consumatore europeo, con le quotazioni che tornano ai livelli record di aprile 2012. In un momento di grave crisi del mercato automobilistico, l’impennata delle quotazioni mista all’aumento della tassazione ptrebbe avere effetti devastanti su un paziente già fortemente debilitato...