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 2012  maggio 12 Sabato calendario

Obama da George Clooney cena da 15 milioni di dollari - Il presidente Obama ha cominciato a incassare i frutti della sua scelta di appoggiare i matrimoni gay, alla cena che giovedì sera ha riunito parecchie stelle di Hollywood nella casa di George Clooney

Obama da George Clooney cena da 15 milioni di dollari - Il presidente Obama ha cominciato a incassare i frutti della sua scelta di appoggiare i matrimoni gay, alla cena che giovedì sera ha riunito parecchie stelle di Hollywood nella casa di George Clooney. L’effetto politico della sua decisione però resta aperto, perché da una parte l’avversario repubblicano Romney ha cercato di bilanciare la sua posizione dicendosi favorevole alle adozioni da parte delle coppie gay, e dall’altra un sondaggio della Rasmussen ha dato il capo della Casa Bianca in forte calo. Obama è arrivato a casa di Clooney verso le sette della sera. Ad aspettarlo c’erano circa 150 ospiti, tra cui Beth Topinka e Karen Blutcher. Beth è un’insegnante di biologia del New Jersey, mentre Karen lavora per una compagnia di servizi della Florida ed è madre di un bambino con la sindrome di Down. Erano al tavolo con Obama, Clooney, e una lunga lista di celebrità come Robert Downey Jr., Salma Hayek, Tobey Maguire e Barbra Streisand, perché hanno vinto la lotteria tra i sostenitori del presidente per partecipare alla cena. Loro hanno offerto solo tre dollari di contributo, ma gli altri invitati hanno firmato assegni da 40.000 dollari a persona, per un incasso complessivo di circa 15 milioni, che rappresenta un record per questo genere di eventi. Hanno mangiato un menù cucinato dallo chef Wolfgang Puck, sotto una tenda montata sul campo da basket della villa in stile Tudor di Clooney: «Grazie - ha scherzato Barack - per averci ospitato qui. George si è sempre vantato delle sue qualità di giocatore, e adesso vedremo». Obama ha sfottuto l’attore anche per le rughe e i capelli bianchi, e perché Shepard Fairey aveva preso l’immagine per il suo poster Hope da una foto in cui erano seduti assieme: «É stata la prima, e l’ultima volta, che George viene tagliato col photoshop da una foto». Hollywood ha deciso di appoggiare la rielezione, e lui l’ha ricambiata con una cosa che è sempre stata a cuore di questo mondo: «La verità - ha detto riferendosi ai matrimoni gay - è che si è trattato di una logica estensione di cosa è l’America. Siamo un paese che include tutti, dà una possibilità a tutti, e tratta tutti in maniera equa? Accogliamo gli immigrati? Diamo il benvenuto a persone diverse da noi? E ciò ci rende più forti? Io lo credo, e questo è in ballo» nelle prossime elezioni. La cena a casa Clooney era prevista da tempo, ma la scelta sui matrimoni gay ha fatto subito aumentare le donazioni. L’effetto politico, però, è ancora tutto da vedere. Un sondaggio della Rasmussen ieri dava Romney avanti di 7 punti, 50 a 43%, ma è presto per dire se riflette il nuovo umore dell’America. Sempre ieri, infatti, la Gallup dava il repubblicano in vantaggio con il 46% contro il 45, ma in calo di un punto rispetto al giorno prima, mentre Obama ne ha guadagnato uno. Proprio Romney ha dato l’impressione di voler riequilibrare la sua posizione, dicendo che è contrario ai matrimoni gay, ma favorevole alle adozioni da parte delle coppie omosessuali non sposate. Sembrerà una contraddizione, in particolare alla destra religiosa che rappresenta la base del Gop, ed è sempre stata sospettosa dei cambiamenti di opinione di Mitt, che nel 1994 aveva dichiarato di essere favorevole alle nozze gay. Romney ha continuato a difendersi anche dall’accusa di aver aggredito un compagno di classe omosessuale quando era al liceo, che un articolo del «Washington Post» ha trasformato in un caso politico. Lui si è scusato, pur negando di ricordare l’episodio. La conferma del disagio per un tema che vede come una pericolosa distrazione, dal suo obiettivo di trasformare le elezioni in un referendum sulla politica economica di Obama.