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 2012  maggio 13 Domenica calendario

AMATO, L’INVISIBILE DOTTOR SOTTILE

Fa base alla Treccani, l’Istituto al centro di Roma di cui è Presidente. Studia i fascicoli che gli mettono a disposizione i costituzionalisti dell’Isle, l’Istituto per la documentazione e gli studi legislativi. Poi, presenzia a iniziative e congressi di varia natura, scrive editoriali, tiene lezioni televisive. Sono passate esattamente due settimane da quando, lo scorso 30 aprile, Giuliano Amato, più volte presidente del Consiglio, più volte Ministro, uomo dalle decine di incarichi e dalle plurime pensioni (che in tutto gli fruttano 31.411 euro lordi al mese, a quanto scrive Giordano in “Sanguisughe”), è stato nominato super consulente per la riforma dei partiti. Non il posto di governo al quale il dottor Sottile aspirava all’inizio dell’esperienza dei tecnici, ma sempre un incarico “dalle parti” di Palazzo Chigi. La sua vita e le sue attività professionali, però, da allora non sono cambiate di molto. Amato non ha un ufficio deputato, né una struttura. Da quando è stato nominato lo aiuta a Palazzo Chigi Maria Emanuela Bruni, che era già stato il suo direttore per le comunicazioni quando era il presidente del comitato dei garanti per le celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia. Ancora. Amato non ha mai parlato con i membri della Commissione Affari costituzionali della Camera, che stanno lavorando alla legge per la trasparenza dei partiti e la riduzione dei finanziamenti pubblici. Dopo il triste spettacolo offerto dal ddl ABC, domani arriva in Aula e giovedì dovrebbe andare al voto finale un testo base preparato dai relatori di Pd e Pdl. Il super consulente non solo non ci ha messo bocca, ma non si è nemmeno confrontato con loro. Di più: nessun incontro ufficiale negli ultimi giorni c’è stato con Monti per discutere la materia.
IN COMPENSO, Amato, per dire, la scorsa settimana lunedì sera era a Otto e mezzo a discutere delle elezioni, mercoledì all’Università di Pisa a una cerimonia in ricordo di Terzani, venerdì presenziava a un convegno con Cofferati e il segretario della Spi, Carla Cantone, a Roma. Sempre mercoledì su Repubblica usciva un appello, firmato con Jacques Attali, la Bonino e Prodi in favore del federalismo per l’ Europa. La settimana prima, il 2 maggio, a Roma non solo aveva presenziato all’incontro organizzato da Italianieuropei con Monti e Stiglitz, ma non si era fatto mancare la cena, al tavolo d’onore, appunto, con i due protagonisti, e il padrone di casa, D’Alema. Proprio su Italianieuropei (e d’altra parte Amato, tra i suoi innumerevoli incarichi, è anche membro del suo Comitato d’indirizzo), in effetti, è uscito il primo editoriale in cui parlava (genericamente) della riforma dei partiti. E lo si può vedere la domenica alle 12 e 55 dare “Lezioni dalla crisi” su Rai Tre.
Però, il dottor Sottile, che in effetti è un giurista di professione, sta studiando. Racconta Silvio Traversa, segretario generale dell’Isle, che hanno fatto con lui già tre riunioni. E un’altra è in programma questa settimana. “Stiamo lavorando su varie questioni: la natura giuridica dei partiti, la loro democraticità (le primarie, prima di tutto), la questione dei finanziamenti”. L’Isle può contare su una squadra di costituzionalisti di chiara fama e di sicura professione, come Alessandro Barbera, Michele Ainis, Domenico Fisichella, Alessandro Pizzorusso. Che in questo momento, dunque, stanno preparando dei faldoni. Per esempio, mettendo a confronto i vari sistemi di finanziamento europeo. Spiega Traversa: “In generale, si può pensare a un rimborso che sia effettivamente tale , da una parte, e dall’altra, a un finanziamento che sia minimamente pubblico e in larga parte privato, stabilendo un tetto massimo sia per i privati, che per gli enti”.
PERÒ, CI TIENE a precisare: “Noi stiamo fornendo dei dati, sarà Amato a dover prendere delle decisioni”. Singolari però le date: per finire questo lavoro di ricognizione l’Isle si è dato più o meno il mese di maggio. Mentre la legge in questione che cambierà le modalità di finanziamento, dovrebbe essere votata giovedì. Amato ha dichiarato che il suo è un lavoro di “collaborazione” con il Parlamento al quale non intende sovrapporsi. Non senza qualche frecciatina: “Mi sembra originale presentare un testo senza dire nulla sulla tranche di rimborsi da pagare a luglio”, ha detto in un’intervista a Repubblica uscita lunedì scorso. Nel frattempo una proposta di taglio è arrivata (bisognerà vedere se verrà votata). Abbastanza originale sembra pure un super consulente per la riforma dei partiti che non parla con chi ci sta lavorando, proprio nei giorni in cui questa arriva al voto. Monti al momento della nomina ha detto che quella dell’ex premier è una consulenza “a titolo gratuito”. Crisi a parte, forse si capisce anche perché.