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 2012  maggio 13 Domenica calendario

5 articoli - QUESTI ARTICOLI LI HA SCRITTI UN ROBOT - Il match si è concluso e i dati sono stati automaticamente immessi nel software da un gruppo di volontari

5 articoli - QUESTI ARTICOLI LI HA SCRITTI UN ROBOT - Il match si è concluso e i dati sono stati automaticamente immessi nel software da un gruppo di volontari. Al secondo tempo i Giants hanno recuperato il vantaggio dei Patriots, soprattutto grazie all’inarrestabile ricevitore Hakeem Nicks. Il computer non sa quale squadra ha vinto, lo deve dedurre. I dati sono sottoposti a un’analisi logica che estrapola la cronologia degli eventi, e valuta l’importanza di ciascuno. A questo punto ecco che entra in azione l’algoritmo giornalistico, grazie al quale l’articolo acquisisce un orientamento editoriale ma soprattutto una struttura semantica, ricca di espressioni idiomatiche tipiche del giornalismo sportivo. Il gioco è fatto in 60 secondi. Funziona così il software di «Narrative Science» — il pioniere del metagiornalismo, ossia delle news robotizzate (di cui aveva già scritto sulla «Lettura» Evgeny Morozov). L’articolo è pronto senza l’input di un essere umano. «Narrative Science» è nato nel 2009, frutto della collaborazione tra due professori di ingegneria elettronica e scienze informatiche all’Università di Northwestern a Chicago e il dipartimento di giornalismo, media e marketing della stessa università. Il chief technology officer e co-fondatore Kristian Hammond ha affermato che entro cinque anni, il 90% degli articoli sarà prodotto da software simili al suo, e che «uno di questi vincerà il Pulitzer». La fiducia che nutre nel progetto è forse giustificabile. Da prodotto sperimentale, il software è diventato redditizio, e tra i suoi 30 clienti il più notevole è certamente la rivista finanziaria «Forbes» (di cui pubblichiamo tre articoli in queste pagine più un articolo sportivo di Automated Insights, che offre un servizio di informazione automatizzata simile a quello di «Narative Science»). Drew Hansen, direttore commerciale del magazine americano, afferma che già da diverso tempo cercavano delle startup con cui collaborare. «Narrative Science» ha offerto l’occasione perfetta: «Grazie al software i nostri giornalisti non sono più costretti a sprecare tempo su notizie meccaniche, che richiedono poca analisi. Non credo che i software avranno un effetto negativo sull’industria giornalistica. La dichiarazione di Kristian Hammond era un po’ sensazionalista. Anzi, in questo modo i giornalisti hanno più tempo per lavorare su reportage e inchieste». E questo è un vantaggio inoppugnabile dei giornalisti «umani». Secondo Stuart Frankel, amministratore delegato di «Narrative Science», l’obiettivo è innanzitutto «fare in modo che i media possano risparmiare tempo e denaro grazie ai nostri robo-giornalisti». Il software ha ormai superato la versione beta, ed è capace di scrivere articoli con dati privi di struttura. Un esempio: il software è in grado di estrarre i dati provenienti da Twitter, analizzarli e sulla base di questi stabilire quale, tra i diversi candidati alle elezioni presidenziali, abbia suscitato le reazioni più negative o quelle maggiormente positive. Hammond immagina un futuro nel quale attraverso i software sarà possibile per ciascuno di noi ottenere automaticamente delle valutazioni mediche semplicemente inserendo i risultati dei test clinici a cui ci siamo sottoposti, o reperire consigli utili su come risparmiare il consumo di energia elettrica attraverso l’analisi delle nostre bollette. Certo, quando si lavora solo elaborando numeri capita che la proprietà di un’azienda diventi un fattore irrilevante: così nel pezzo su News Corporation (in basso), il magnate Rupert Murdoch non viene mai nominato. È facile cadere nella tentazione di credere in una robo-apocalisse in cui l’ego tipicamente umano viene pesantemente schiacciato e umiliato. A sentire i robottimisti, pare, invece, che presto vivremo in un mondo in cui militari, insegnanti, avvocati, autisti e tassisti, saranno generati non in senso biblico, quanto algoritmico. Non certo quello che vogliamo sentire in tempo di recessione. D’altra parte, se a scrivere quest’introduzione fosse il software di «Narrative Science», dubito che vi farebbe notare che il servizio non fa l’impossibile: tutti i suoi articoli e le sue analisi sono effettuabili da un comune reporter e, anzi, simulano il suo linguaggio e la sua logica. Ma quale giornalista sarebbe capace di sfornare un pezzo ogni 30 secondi? Federica Cocco FINANZA/1 AFFARE WALT DISNEY - Gli analisti si aspettano maggiori profitti per la Walt Disney (DIS) per il secondo trimestre. L’opinione generale è che le azioni avranno un rialzo di 56 centesimi, un aumento rispetto ai 49 centesimi per azione di un anno fa. Cosa aspettarsi Negli ultimi tre mesi, la stima degli analisti, che era di 62 centesimi, è calata. Per l’anno fiscale, gli analisti si aspettano utili di 2,95 dollari per azione. Si prevede che i ricavi supereranno del 5,3% l’ammontare di 9,08 miliardi di dollari dell’anno precedente, salendo a 9,56 miliardi di dollari nel trimestre. Per l’intero anno, si prevede che le entrate arrivino a 42,52 miliardi. Tendenze da tenere d’occhio Il profitto dell’azienda è stato in crescita per tre trimestri. Nell’ultimo trimestre gli utili sono aumentati del 12,4% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. Andando a due trimestri prima, l’utile netto è aumentato del 30,2% nel quarto trimestre dello scorso anno fiscale e del 10,9% nel terzo trimestre dello scorso anno fiscale. Valutazione degli analisti La maggior parte degli analisti (61,5%), pensa che il titolo Walt Disney sia da comprare. Questa valutazione è comunque peggiore di quelle fatte sui dieci concorrenti più vicini, in cui la percentuale delle indicazioni per l’acquisto è del 62,6%. Nel corso degli ultimi tre mesi, Wall Street ha aumentato il suo interesse per queste azioni, e la media degli analisti è passata dall’indicazione di tenere le posizioni a un moderato invito a comprare. Lo scorso trimestre, 12 su 25 analisti consigliavano di comprare; nessuno di vendere. Concorrenti La Walt Disney è una società che opera nel settore dell’intrattenimento — media, parchi, prodotti di consumo. Uno dei principali concorrenti della Walt Disney è Comcast. Altri concorrenti sono: CBS, Time Warner (TWX) e Cumulus Media (CMLS). Recenti movimenti di prezzo Nel corso dell’ultimo trimestre il prezzo delle azioni è salito da 40 dollari (3 febbraio 2012) a 43,54. FORBES/NARRATIVE SCIENCE FINANZA/2 IL GRUPPO DI MURDOCH FA GOLA A WALL STREET - Wall Street nutre grandi aspettative per la News Corp. (NWSA), perché si aspetta un aumento del 19,2% dei guadagni nell’ultimo anno. La stima generale è di 31 centesimi per azione, contro i 26 centesimi di un anno fa. Cosa aspettarsi La valutazione generale non è cambiata nel corso del mese passato, ma è calata rispetto a tre mesi fa, quando era di 33 centesimi. Gli analisti si aspettano guadagni di 1,37 dollari per azione per l’anno fiscale. Mentre nel trimestre corrispondente dell’anno passato i profitti sono stati di 8,26 miliardi di dollari, gli analisti prevedono per questo trimestre 8,24 miliardi di dollari, con un calo dello 0,2%. Nell’arco dell’anno si prevedono utili per 34 miliardi. Tendenze da tenere d’occhio La crescita dei profitti del secondo trimestre è arrivata dopo tre trimestri di calo rispetto all’anno precedente. Nell’ultimo trimestre gli utili sono aumentati del 64,6% rispetto all’anno prima. Andando al periodo precedente, sono scesi del 4,8% nel primo trimestre, del 21,9% nel quarto trimestre dello scorso anno fiscale e del 23,8% nel terzo trimestre dello scorso anno fiscale. Gli introiti sono aumentati per tre trimestri consecutivi. L’incremento del 2,4% ha portato il totale a 8,97 miliardi di dollari nel trimestre più recente. Andando al periodo precedente, nel primo trimestre il fatturato è aumentato del 7,2% rispetto all’anno prima e nel quarto trimestre dello scorso anno fiscale del 10,5%. Valutazione degli analisti La maggior parte degli analisti (61,9%), pensa che il titolo News sia da comprare. Questa valutazione è migliore di quelle fatte sui nove concorrenti più vicini, per i quali la percentuale di indicazioni per l’acquisto è del 57,5%. L’opinione degli analisti recentemente è migliorata, dato che negli ultimi tre mesi il consiglio di comprare è leggermente aumentato. Concorrenti News Corp. è una società attiva nei media a livello globale che si occupa di produzione, acquisizione e cessione di diritti nel cinema, televisione, programmazione via cavo, televisione satellitare, servizi integrati di marketing, giornali, riviste ed editoria. Uno dei principali concorrenti di News nel settore dei media è Walt Disney (DIS). Altri concorrenti nel settore sono: The New York Times Company (NYT), e Gannett (GCI). Nel corso dello scorso trimestre, il prezzo delle azioni è aumentato da 19,48 dollari (6 febbraio 2012) a 19,71. FORBES/NARRATIVE SCIENCE FINANZA/3 GM, CALANO GLI UTILI MA L’OTTIMISMO RESTA - Gli analisti prevedono che General Motors (GM) annuncerà un calo degli utili. Nonostante questo, sono generalmente ottimisti sull’andamento del titolo. Cosa aspettarsi Gli analisti si aspettano un guadagno di 84 centesimi per le azioni General Motors, inferiore dell’11,6% rispetto a un anno fa, quando era stato di 95 centesimi per azione. La valutazione è cresciuta rispetto agli 83 centesimi del mese scorso, ma è al di sotto della stima di 88 centesimi di tre mesi fa. Gli analisti si aspettano guadagni di 3,86 dollari per azione nell’anno fiscale. Le entrate stimate sono di 37,54 miliardi di dollari per il trimestre: 3,7% in più rispetto ai 36,19 miliardi del corrispondente periodo dell’anno precedente. Nell’anno in corso ci si aspetta di raggiungere 155,98 miliardi di dollari. Tendenze da tenere d’occhio La società ha visto cadere gli utili in ciascuno degli ultimi due trimestri. Nell’ultimo trimestre dello scorso anno fiscale, gli utili sono scesi del 48,4% rispetto al trimestre precedente, mentre erano scesi del 2,5% nel terzo trimestre dello scorso anno fiscale. Valutazione degli analisti La maggior parte degli analisti (69,2%), pensa che General sia da comprare. Questa valutazione è migliore di quelle fatte sui dieci concorrenti più vicini, in cui la percentuale delle indicazioni per l’acquisto è del 61,1%. Recentemente l’opinione degli analisti è migliorata, dato che il numero delle opinioni favorevoli all’acquisto è aumentato leggermente negli ultimi tre mesi. Concorrenti General Motors progetta, costruisce e commercializza automobili, camion e componenti di autoveicoli. Uno dei suoi principali concorrenti nell’industria automobilistica è Toyota Motor (TM). Altri concorrenti in questo settore di beni di consumo sono: Ford Motor Company (F), Honda Motor (HMC) e Daimler (DDAIF). Recente movimento dei prezzi Dal 31 gennaio 2012 il prezzo delle azioni è sceso del 2%: da 24,02 dollari a 23,53. FORBES/NARRATIVE SCIENCE SPORT GLI YANKEES VINCONO SEMPRE - Quest’anno gli Yankees di New York sono migliori dei Red Sox di Boston Qualcuno dia ai Red Sox un insegnante di sostegno, gli Yankees hanno un voto migliore nelle classifiche di StatSheet di quest’anno (A- contro D+). Punti! L’ultima volta che hanno giocato (20 aprile 2012), gli Yankees hanno battuto i Red Sox superandoli di quattro run. I Red Sox hanno davanti a loro più squadre degli Yankees nell’American League East (5 contro 1). Vincere non è tutto. Oh, no, aspettate. Sì, lo è, e quest’anno gli Yankees hanno ottenuto risultati migliori rispetto ai Red Sox (8-6 contro 4-9). Gli Yankees sono più veloci: in questa stagione hanno guadagnato più basi (11 contro 4) dei Red Sox. Gli Yankees sono più cattivi: hanno eliminato più battitori (137 contro 91) dei Red Sox in questa stagione. Gli Yankees sono storicamente migliori dei Red Sox Un po’ di storia recente. Negli ultimi cinque anni gli Yankees hanno vinto più spesso dei Red Sox (486 volte contro 469). Una veloce lezione di storia. Negli ultimi vent’anni la percentuale delle vittorie degli Yankees è più alta (0,596 a 0,553). Quando andate al National Baseball Hall of Fame and Museum di Cooperstown, ricordatevi di notare che le targhe degli Yankees sono assai più di quelle dei Red Sox (18 contro 9). Gli Yankees hanno avuto molti più «division title» dei Red Sox dal 1985 (12 contro 5). I giocatori degli Yankees sono migliori di quelli dei Red Sox Il campione di battute degli Yankees (Derek Jeter / 23) è migliore del campione dei Red Sox (David Ortiz / 20). Chi ha segnato più punti per gli Yankees (Curtis Granderson / 14) ha superato chi ha segnato più punti per i Red Sox (Dustin Pedroia / 8). Il campione di home run degli Yankees (Curtis Granderson / 6) è migliore del campione di home run dei Red Sox (Dustin Pedroia / 3). Gli Yankees hanno avuto assai più Most Valuable Player dei Red Sox (20 contro 10). Gli Yankees hanno avuto manager migliori e hanno vinto più spesso dei Red Sox il premio «Manager of the Year» negli ultimi 20 anni (3 contro 1). Gli Yankees hanno avuto migliori lanciatori di rilievo negli ultimi 20 anni e hanno vinto più spesso dei Red Sox il premio «Reliever of the Year» (6 contro 1). Gli Yankees hanno vinto più Gold Gloves dei Red Sox negli ultimi 10 anni (11 contro 6). New York è una città migliore di Boston A Boston ci sono più reati pro capite contro la proprietà (rispetto a New York, secondo l’FBI): quando ci si va è quindi consigliabile fare attenzione agli oggetti di valore. Le partite degli Yankees sono più seguite dai tifosi di quelle dei Red Sox (secondo le classifiche televisive: gli Yankees sono al primo posto, i Red Sox al settimo). Gli Yankees fanno molti più soldi dei Red Sox (439 milioni di dollari contro 310). AUTOMATEDINSIGHTS (Traduzioni di Maria Sepa)