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 2012  gennaio 31 Martedì calendario

Le tentazioni di Axa sul dossier Fondiaria Sai - Anche a Parigi, tra mille tentazioni e ritrosie, si è accesa una luce per guardare meglio ai risvolti e alle possibili evoluzioni del salvataggio del gruppo Ligresti

Le tentazioni di Axa sul dossier Fondiaria Sai - Anche a Parigi, tra mille tentazioni e ritrosie, si è accesa una luce per guardare meglio ai risvolti e alle possibili evoluzioni del salvataggio del gruppo Ligresti. Con l’obiettivo di approfittarne per rafforzarsi sul mercato assicurativo italiano. In particolare, fonti finanziarie riferiscono a La Stampa che il gruppo assicurativo francese Axa sta studiando, seppure in forma ancora preliminare, il dossier Fondiaria Sai. I francesi starebbero guardando a un ventaglio di opportunità, con obiettivi più o meno ambiziosi, che l’affaire FonSai potrebbe presentare. Insomma uno studio ad ampio raggio del dossier, che potrebbe spaziare dall’« obiettivo minimo», come l’acquisto di rami d’azienda, marchi o agenzie, dopo la decisione dell’Antitrust sul pacchetto dismissioni, fino all’«obiettivo massimo», un progetto ambizioso come il lancio di un’offerta su FonSai. Un’ipotesi quest’ultima che non si può escludere ma che appare difficile da percorrere, specie dopo l’accordo raggiunto tra Unipol e Premafin, la holding della famiglia Ligresti. Un progetto difficile tanto più che andrebbe a scontrarsi pesantemente con un’«operazione di sistema» targata Mediobanca e «made in Italy», come è quella strutturata da Unipol. Un’offerta di Axa aprirebbe anche il fianco al tormentone sull’«attacco all’italianità», come è già successo con Parmalat, Bulgari ed Edison, passate in mano ai francesi. Certo che, un’offerta su FonSai, verrebbe accolta con grande entusiasmo dal mercato, che non ha digerito affatto la decisione di Unipol di non fare più l’Opa sulla Premafin (ieri il titolo è crollato a -22%). Inoltre un’offerta su FonSai permetterebbe ad Axa di accarezzare il sogno di diventare la terza compagnia assicurativa in Italia. Una mission, quella di essere il terzo player, che i francesi cercano di portare avanti in tutta Europa. E nonostante la perdita stimata nel 2011 in 1,1 miliardi di euro, FonSai è pur sempre una preda di fascino, con una quota di circa il 20% del mercato danni e una potente rete di agenzie radicata in quasi tutta Italia. Nei mesi scorsi e anche un anno fa, a più riprese, Axa aveva anche cercato di avviare dei contatti con FonSai, ma senza esiti. Quindi ora Parigi si ferma alla «strategia della finestra»: aspettare e vedere intanto sviluppi ed eventuali intoppi dell’operazione, sia dal punto di vistadelle autorizzazioni (più scontata quella di Consob, meno quello dell’Isvap), sia sul fronteAntitrust. La nuova Unipol, che ingloberà Premafin, FonSai e Milano assicurazioni, sarà la prima compagnia nel ramo danni (32% di quota di mercato) e nell’Rc Auto (37%) e la terza nel settore vita (10,7%). Un colosso che, per scendere sotto il 30%, dovrà cedere quote di mercato tra il 5-6%. Le dismissioni di agenzie e attività potrebbero concentrarsi dove ci sono le maggiori sovrapposizioni: Lombardia, Campania e Puglia. Ma anche le sedi Firenze, Trieste e Torino potrebbero essere un po’ ridimensionate. E qui Axa potrebbe fare la sua mossa. Carlo Cimbri, ad di Unipol, avrà poi molto da fare per razionalizzare e ridurre la miriade di marchi delle polizze targate Fondiaria, Sai, Milano, Maa, la Previdente, Liguria, Sasa e Siat. E anche in questa partita Axa può giocare un ruolo.