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 2012  gennaio 30 Lunedì calendario

I nuovi Bisignani Marco Simeon l’uomo che sussurra ai cardinali – I Bisignani non finiscono mai

I nuovi Bisignani Marco Simeon l’uomo che sussurra ai cardinali – I Bisignani non finiscono mai. Ogni epoca ha i suoi, cosicché la schiatta di faccendieri, facilitatori, factotum, lobbisti, o chiamateli come vi pare, non si estingue, ma fiorisce sempre più rigogliosa. Dopo Walter Lavitola, il giovanotto di fede "socialista" che sussurrava a Berlusconi e che nel momento in cui scriviamo è ancora latitante, ora è la volta di Marco Simeon, giovanotto cosparso invece di incenso, che sussurra al cardinale salesiano Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano e cioè numero due dopo il papa nella gerarchia della Santa Sede. Questo Simeon adesso sugli scudi, ha più o meno l’età, 33 anni, in cui Bisignani sbarbatello stazionava ascoltatissimo nello studio privato di Giulio Andreotti, oltre che nell’appartamento all’Excelsior di Licio Gelli. Marco è un’autorità in quello del segretario di Stato vaticano e per potere traslato in Rai, dove ricopre il ruolo di responsabile delle relazioni istituzionali e internazionali, di responsabile di Rai Vaticano e di sponsor della direttrice generale fortunatamente uscente Lorenza Lei. E se qualcuno non avesse avuto un soprassalto di dignità rispetto alle candidature "suggerite" per il nuovo governo, ora Simeon ce lo ritroveremmo persino sottosegretario con i professori, anime belle, magari insieme all’altro giovanotto rampante Salvo Nastasi, che continua a fare il buono e il cattivo tempo (soprattutto il secondo che ho detto) al ministero dei Beni culturali. La settimana scorsa, in una trasmissione de "La7", il nome di Simeon è stato fatto come quello di uno dei comprimari di una vicenda di malaffare sulle forniture del Vaticano rivelata dall’arcivescovo Carlo Maria Viganò, che dopo la denuncia a papa Ratzinger è stato promosso si dice per toglierlo di torno a nunzio apostolico a Washington. Figlio di un benzinaio di San Remo, questo Simeon entra a Genova nelle grazie del cardinal Bertone quando aveva poco più di vent’anni e subitaneamente viene catapultato in un numero incredibile di incarichi: priore del Magistero della Misericordia, che possiede 130 appartamenti, consigliere d’amministrazione dell’ospedale Galliera, oggetto di una ristrutturazione e di una speculazione immobiliare, e addirittura approda alla Fondazione Carige, oltre a inondare la Città del Vaticano con i fiori sanremesi dell’associazione "Il Cammino", che dirige con spiccate doti affaristiche. Pare che i primi soldi seri li abbia fatti con la sua mediazione nella vendita degli immobili delle suore dell’Assunzione, che gli fruttò quasi un milione e mezzo. Ma poi ne ha fatti tanti altri, a giudicare da quel che sostengono gli inquirenti che hanno lavorato allo scandalo della Cricca, i quali lo intercettano al telefono con alcuni dei protagonisti di quelle vicende, e lo considerano parte integrante di quel " grumo di interessi immobiliari" del Sistema Balducci-cardinal Crescenzio Sepe Propaganda Fide. Con agganci non da poco nell’alta finanza, visto che Cesare Geronzi, prima di assaggiare la polvere del declino, se lo era preso come ambasciatore personale presso il papato, sia in Capitalia che in Mediobanca. Tanto che il cardinal Bertone era stato testimone delle nozze di una delle figlie. Una carriera della Madonna, è proprio il caso di dire. Che contribuirà però come sostengono molti esperti di cose vaticane a interrompere prestissimo quella del segretario di Stato salesiano, che alla fine dell’anno il papa potrebbe decidere di mandare a casa. Ma state certi che il giovane Simeon, come Bisignani, rimarrà immarcescibile sulla tolda del potere e degli affari. Perché in Vaticano, come nel resto di questa Italia, pecunia non olet.