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 2012  gennaio 30 Lunedì calendario

Roulette pensioni, vince il banco – Contributivo per tutti. Da quest’anno la pensione è calcolata solo con il sistema contributivo

Roulette pensioni, vince il banco – Contributivo per tutti. Da quest’anno la pensione è calcolata solo con il sistema contributivo. I lavoratori, che finora hanno avuto il vantaggio di applicare il sistema retributivo, devono adattarsi all’altro sistema che è certamente sfavorevole. Si, ma di quanto? Proviamo a dare una risposta, sicuramente un po’ grossolana, ma anche l’unica che possa rendere l’idea e a farci capire che sulla roulette della pensione a vincere è solo il banco, quello dell’Inps. Per rendere più agevole il discorso facciamo il confronto su un solo anno di versamento e poi proiettiamo questo risultato su 35 anni di anzianità contributiva. Il confronto vale per i lavoratori dipendenti che versano all’Inps il contributo pari al 33% della intera retribuzione. Prendiamo il caso di un lavoratore che nel 2012 guadagna uno stipendio annuo lordo di 30 mila euro sui quali paga all’Inps la somma di 9.900 euro. Se fosse applicato ancora il vecchio calcolo retributivo la pensione per il solo anno 2012 sarebbe pari a 600 euro annui, cioè aumenterebbe di altri 50 euro al mese, che si aggiungerebbero a quelli già riconosciuti per i periodi precedenti. Ma il retributivo non c’è più: ora il calcolo è solo contributivo. Vediamo allora di stabilire per lo stesso lavoratore quanto aumenterà la pensione con l’aggiunta della contribuzione 2012. Il dato di partenza è sempre il medesimo ma il calcolo si fa non più sullo stipendio (30 mila euro) ma sul contributo pagato (9.900 euro) e il risultato è diverso a seconda dell’età in cui viene chiesta la pensione. Per ogni età infatti c’è un diverso "coefficiente di trasformazione", cioè un numeretto percentuale che converte il contributo in pensione. Il coefficiente oscilla dai 57 ai 65 anni e tra breve dovrà allungare il raggio di azione fino ai 70 anni per essere in linea con le indicazioni della riforma Fornero. Scegliamo tre età: 57, 60, 65 anni. A 57 anni il coefficiente è 4,419%: applicato a 9.900 euro aumenta la pensione di 437 euro lordi anni, pari a 36 euro al mese. A 60 anni il coefficiente è 4,798%: l’aumento di pensione diventa di 480 euro annui, pari a 40 euro al mese. A 65 anni il coefficiente è 5,620%: l’aumento di pensione sale a 552 euro annui, pari a 46 euro al mese. Facciamo ora finta che la situazione 2012 sia sempre identica per 35 anni. Ebbene, rispetto a una pensione calcolata sempre con il retributivo e pari a 21.000 euro lordi annui, avremo una pensione di 15.300 euro lordi annui se chiesta a 57 anni, di 16.800 euro se chiesta a 60 anni e di 19.320 euro se chiesta a 65 anni. Con una perdita che va dal 27% all’8%.