Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  gennaio 30 Lunedì calendario

UN FURTO DI MOTORINO OGNI ORA

Se una mattina uscite di casa e non trovate al solito posto il vostro scooter sappiate che non siate affatto soli. Per Roma ci sono almeno una trentina di altri sfortunati a cui hanno rubato il motorino. Ogni ventiquattro ore, infatti, nella Capitale vengono rubati 27 moto e 6 motorini. Più di uno l’ora. Quasi due a municipio.
E’ la sintesi dell’ultimo rapporto sui furti di ciclomotori e motocicli all’ombra del Colosseo. I dati riguardano i primi nove mesi del 2011 e sono il risultato delle somma delle denunce presentate alle stazioni dei carabinieri, ai commissariati di polizia ma anche alla Stradale, alla Finanza e ai comandi della polizia municipale. In totale da gennaio a settembre del 2011 sono spariti 7.392 motocicli e 1.603 ciclomotori. E se la tendenza sarà confermata dai dati degli ultimi mesi in corso di analisi si registrerà un aumento rispetto al 2010 quando le denunce di furto dei «cinquantini» furono 2.080 e quelle delle moto 9.592.
D’altronde Roma vanta un’offerta di due ruote impressionante. In totale risultano registrati oltre 404mila motocicli: 95.699 molto vecchi cioè euro zero, 59mila euro 1, quasi 122mila euro 2 e oltre 127mila euro 3. E la maggior parte non sono custoditi in garage ma lasciati per strada. Insomma per i ladri non c’è che da scegliere.
«I motorini di solito vengono rubati per essere cannibalizzati - spiega il vicecomandante della polizia municipale Antonio Di Maggio - Vengono smontati e i pezzi utilizzati per i ricambi. Le moto di grossa cilindrata, invece, un po’ come accede per i suv e le fuoriserie vengono portate nei Paesi dell’Est e rivendute o altrimenti, con la complicità di officine e meccanici specializzati, vengono rimesse sul mercato italiano ».
E le recenti operazioni dei carabinieri sono la conferma. A luglio il nucleo operativo della compagnia Parioli ha scoperto un traffico di moto verso l’Europa dell’est. Gli scooter rubati venivano portati alla stazioni Tiburtina e caricati su furgoni destinatati in Romania. Nell’occasione gli investigatori accertarono anche la falsificazione dei documenti di circolazione, di assicurazione e del bollino blu e il tentativo di cancellare il numero di telaio. Nell’occasione tre romeni vennero arrestati e le indagini dei carabinieri sono tutt’ora in atto per cercare di scoprire l’intera organizzazione: dalle officine compiacenti ai falsari della documentazione.
Proprio a dicembre, sempre i carabinieri, hanno effettuato un blitz in una concessionaria di moto plurimarche arrestando il titolare e due dipendenti, tutti romani ed esperti di moto. All’interno del negozio, in zona Anagnina, i militari hanno trovato numerosi pezzi di ricambio, parti meccaniche, carenature e accessori che erano stati smontati da altrettante moto rubate nei mesi precedenti nella Capitale, in date e circostanze diverse.
Il mercato delle moto rubate e dei pezzi di ricambio spesso è gestito da esperti del settore. Come Lupin, al secolo Lucio Gatti, campione italiano di maxiscooter ma anche ricettatore. Gli investigatori lo hanno sorpreso alla guida di un furgone stracolmo di pezzi di ricambio di dubbia provenianza e di due moto, una Ducati e una Kawasaki, rubate nel centro di Roma. «Invitiamo tutti coloro che hanno subìto un furto di moto a presentarsi da noi per accertarsi se fra i pezzi recuperati ci siano anche quelli dei loro veicoli», è l’appello del colonnello Giuseppe Lagala, comandante del Gruppo Roma.