Paolo Mastrolilli, La Stampa 29/01/2012, 29 gennaio 2012
Usa, no alla candidata che parla male inglese – Un giudice dell’Arizona ha vietato a una cittadina americana di candidarsi alle elezioni per il Consiglio comunale della sua città, perché non parla abbastanza bene l’inglese
Usa, no alla candidata che parla male inglese – Un giudice dell’Arizona ha vietato a una cittadina americana di candidarsi alle elezioni per il Consiglio comunale della sua città, perché non parla abbastanza bene l’inglese. La decisione ha subito scatenato le polemiche, perché tocca un nervo scoperto nel già delicato dibattito sull’immigrazione. Alejandrina Cabrera è nata a Yuma ed è a tutti gli effetti cittadina degli Stati Uniti. Si voleva candidare per il Consiglio comunale di San Luis, una cittadina che si trova lungo il confine tra l’Arizona e il Messico, divisa a metà dalla frontiera: 175 mila abitanti vivono dalla parte messicana e 25 mila da quella americana, ma si considerano una comunità unica. Negli Usa non c’è una lingua ufficiale, e in queste città di confine spesso lo spagnolo è usato anche nelle riunioni municipali. Un giudice di Yuma però ha avuto un colloquio con la Cabrera e ha stabilito che non ha una padronanza dell’inglese sufficiente per la carica che vuole ricoprire. Dietro c’è la lunga battaglia tra due gruppi: ProEnglish, che sostiene la necessità di ufficializzare l’inglese come lingua di Stato e limitare l’immigrazione, e Somos America, che difende gli interessi degli ispanici. La Cabrera ha presentato ricorso, e quindi la disputa è destinata a continuare.