varie, 30 gennaio 2012
Andreea Christina Marin, 22 anni. Romena, bella, alta, magra, capelli rossi, in Italia da quattro anni, entreneuse al night Play di Porto Recanati, da due anni aveva una relazione con un Sandro Carelli di anni 57, pensionato da mille euro al mese, che di lei era «innamorato pazzo» tanto che, per ogni amplesso, accettava di farsi spillare centinaia di euro
Andreea Christina Marin, 22 anni. Romena, bella, alta, magra, capelli rossi, in Italia da quattro anni, entreneuse al night Play di Porto Recanati, da due anni aveva una relazione con un Sandro Carelli di anni 57, pensionato da mille euro al mese, che di lei era «innamorato pazzo» tanto che, per ogni amplesso, accettava di farsi spillare centinaia di euro. Questo Carelli, che da qualche tempo s’era stufato delle continue richieste di denaro della Marin e in più aveva notato che lei ormai lo trattava con grande freddezza, chiese al figlio Valentino, 23 anni, e a due suoi amici, Sebastian Capparucci, 25 anni e Silvio Giordanà, 23, di ammazzarla, promettendo a ciascuno un compenso di 700 euro. La notte di giovedì 26 gennaio i tre, appostati sul pianerottolo al dodicesimo piano del palazzo dove viveva la Marin, aspettarono che rincasasse dal lavoro e appena la videro uscire dall’ascensore le saltarono addosso, le infilarono un sacchetto di plastica in testa e la presero a bastonate. Quindi, ancora viva, la infilarono in ascensore, la calarono al primo piano, la trascinarono in spiaggia e lì la colpirono ancora, più e più volte, finché il bastone di legno non si spezzò. Allora raccattarono sulla sabbia un paletto di cemento e una spranga di ferro e con quelli le fracassarono il cranio. Quindi andarono a casa del Carelli che per festeggiare offrì loro un bicchiere di vino e poi si fece accompagnare sul luogo del delitto per dare un’occhiata alla salma. Nottata di giovedì 26 gennaio a Porto Potenza Picena (Macerata).