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 2011  ottobre 04 Martedì calendario

Il neo-thriller italiano? Esoterico, all’americana o «romanzo criminale» - Gli editori si sono arro­vellati per anni nel cer­carla, e alla fine qual­cuno sembra averla trovata

Il neo-thriller italiano? Esoterico, all’americana o «romanzo criminale» - Gli editori si sono arro­vellati per anni nel cer­carla, e alla fine qual­cuno sembra averla trovata. E per preservarla la si de­v­e difendere a suon di vetrine pre­notate nelle librerie, scaffali dedi­cati, e cartonati dai titoli roboanti. Si tratta della «formula alchemi­ca » del neo-thriller italiano, capa­ce di trasformare i libri in oro. An­zi, a guardar bene le formule sono tre. La prima, che possiamo ribat­tezzare «formula esoterica», o «formula Newton» perché ad ap­plicarla sistematicamente negli ultimi mesi è stata la casa editrice Newton Compton, consiste anzi­tutto nello scegliere un talentuo­so­nuovo autore italiano appassio­nato di misteri, poi lo si convince a ideare un plot che mescoli realtà storica e fantasia, lo si consiglia di rileggere Dan Brown, Umberto Eco, Arthuro Perez Reverte, Glen Cooper e magari qualche storia a fumetti di Martin Mystère, dopo­diché lo si rinchiude in una stanza davanti a un computer con una da­ta tassativa di consegna. Una vol­ta realizzato il ponderoso thriller “esoterico”,ricco di colpi di scena e pieno di rivelazioni storiche, filo­sofiche, religiose e scientifiche sensazionali, oltre che di bibliote­che misteriose e di libri che con­tengono segreti destinati a scon­volgere il mondo, manca un solo elemento per ottenere il risultato: il libro va venduto al prezzo strac­ciato di 9 euro e 90. E i lettori sem­brano gradire la formula, visto che Il libro segreto di Dante di Francesco Fioretti è ormai da quattro mesi in classifica e ha ven­duto più di 150mila copie mentre Il mercante di libri maledetti di Marcello Simoni ha superato le 60mila e La cattedrale dell’Anticri­sto di Fabio Delizzos sembra esse­r­e destinato a un debutto altrettan­to forte visto che ha per protagoni­sta nientemeno che Friedrich Nietzsche nella Torino del 1888 dove la Chiesa rischia di vedere confutata per sempre la verità teo­logica della Sacra Sindone... A vol­te la formula può funzionare an­che senza il prezzo supereconomi­co, come dimostrano i risultati ot­tenuti in un passato molto recen­te da Giulio Leoni con La porta di Atlantide e La sequenza mirabile (Mondadori), o da Patrizia Mintz con romanzi dedicati alla «Roma dei misteri» usciti da Piemme, ma anche quelli ottenuti da Carlo A. Martigli con L’ultimocustode ( Ca­stelvecchi) - capace di illuminare la morte di Pico della Mirandola ­e persino da Tullio Avoledo e Boo­st­a che con Un buon posto per mo­rire ( Einaudi) riproducono la sum­ma delle teorie complottistiche dal medioevo ai giorni nostri. Altri autori preferiscono invece applicare la non meno fortunata «formula americana» o «formula Faletti»,che seguendo le orme del­l’attore­ scrittore prevede storie ad alto livello di suspense con col­pi di­scena a raffica e un’ambienta­zione internazionale. Chi l’ha ap­plic­ata in maniera scientifica è sta­to Donato Carrisi prima con Il sug­geritore (Longanesi), superando le 200mila copie vendute sia in Ita­lia che in Francia, poi col recente Il tribunale delle anime . Ma anche autori come Andrea Novelli e Giampaolo Zarini ne hanno fatto tesoro in un scientific thriller co­me Il paziente zero (Marsilio) così come se ne sono dimostrati abili interpreti Luca Di Persio con Mo­mento Zero (Piemme), Ugo Bar­bàra con Le mani sugli occhi (Piemme) - dove il modello viene filtrato attraverso la politica finan­ziaria- , Filippo Colizza con Agen­te sacrificabile (Mondadori) - do­ve sono i servizi segreti e il sistema bellico internazionale a farla da padroni - , e persino Alberto Riva con l’eco-idrico Sete (Mondado­ri)... Esiste poi una terza formula, che potremmo battezzare «formu­la- De Cataldo», che prevede che i thriller italiani, seguendo il model­lo di Romanzo Criminale , raccon­tino indagini legate all’evoluzio­ne socio- criminale del nostro Pae­se, reinterpretando fatti di crona­ca reali ai quali si affianchino even­ti di pura fiction, con un impianto forte sia cronistico che giudizia­rio. A questa categoria si possono ascrivere Tu sei il male (Marsilio) di Roberto Costantini , Dove tutto brucia ( Piemme) di Mauro Mar­cialis , Chiamami Buio di Massi­mo Rainer (Todaro editore), Il si­lenzio degli occhi ( Fazi) di Giovan­ni Ricciardi , Lupi di fronte al ma­re (edizioni e/o) di Carlo Mazza , che mostra il lato oscuro della Ba­ri contemporanea fra finanza, po­litica, sanità e malavita organizza­ta, o Un mattino di ottobre (Tea) di Gianni Simoni , che mostra la me­tà oscura dell­a Brescia contempo­ranea attraverso un’inchiesta del­l’ex giudice Petri e del commissa­rio Miceli.