G. Ve., Il Sole 24 Ore 4/10/2011, 4 ottobre 2011
UN RICHIAMO PER CANI NELLA PUBBLICITÀ NESTLÉ
Chi pensava di fare quadrare il bilancio familiare risparmiando sulla ciotola di Fido, ha fatto male i propri conti. Anche il migliore amico dell’uomo infatti, inizia a subire il fascino della pubblicità, e potrebbe non essere più disposto a stringere la cinghia a causa della crisi. Tutta colpa della pubblicità, almeno quella di Nestlé: il colosso alimentare svizzero, non pago dei 10 miliardi di franchi che già macina ogni anno solo nei prodotti per animali domestici, ha deciso di puntare su un marketing più aggressivo. E questa estate, partendo dalla Germania, ha lanciato pubblicità con contenuti subliminali destinati ai suoi più fedeli consumatori: i cani. Quello che all’ignaro padrone sembra uno dei tanti spot televisivi, contiene suoni che l’orecchio umano non può sentire, ma che quello canino apprezza particolarmente. Nestlé non ha ancora reso noto l’impatto di questa strategia a ultrasuoni sulle vendite, ma se il tutto dovesse funzionare, anche gli investitori più scettici sono avvisati: la prossima volta toccherà ai gatti.