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 2011  ottobre 04 Martedì calendario

PRENDE IL VIA CARREFOUR BANCA CON PRESTITI E CARTE DI CREDITO

Per ora prestiti personali per ristrutturare casa o acquistare un’auto, crediti finalizzati all’acquisto di elettrodomestici o per pagare la spesa con carta di credito; tra un po’ di tempo, la possibilità di aprire un conto corrente o un conto deposito: Carrefour avvia una piccola rivoluzione nei servizi finanziari aprendo 23 sportelli bancari, ad insegna Carrefour Banca, in altrettanti ipermercati. Che saliranno a 30 entro il 2012. La banca sarà aperta, con orario continuato fino alle 22, anche al sabato e, in caso di apertura dell’iper, alla domenica.

«Abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni di Banca d’Italia – premette Vincenzo Grimaldi, direttore operativo della succursale italiana di Carrefour Banque –. Vogliamo dare una mano all’economia familiare fornendo anche servizi finanziari a condizioni estremamente competitive». E infatti la Banca come offerta di benvenuto, per i mesi di ottobre e novembre, propone una promozione d’attacco sui quattro prodotti offerti: una carta Pass MasterCard senza costi di gestione, un prestito personale di 16.600 euro con un Taeg del 5,99% (tasso fisso e fino a dieci di durata) e finanziamenti finalizzati con prima rata a gennaio 2012 sui prodotti non alimentari di Carrefour e finanziamento finalizzato a "tasso zero vero" su 50 prodotti non alimentari in offerta.

Carrefour Banca al momento offre prestiti personali, finanziamenti finalizzati all’acquisto di beni all’interno dei punti di vendita di Carrefour, oltre alla possibilità di sottoscrivere carte di credito spendibili anche nel circuito MasterCard. «L’obiettivo finale – specifica Grimaldi – è quello di arrivare, entro tre anni, a fornire tutti i servizi propri di un istituto di credito, dal conto corrente alle carte prepagate, al conto deposito. E sottolineo che il rischio delle operazioni se l’assume Carrefour e non un intermediario terzo».

Nel 2010 Carrefour Italia ha realizzato un fatturato di 6,44 miliardi, il 5,5% in meno, soprattutto per la cessione al Sud di otto ipermercati.

Tecnicamente Carrefour servizi finanziari, la società finanziaria costituita nel 2004 da Carrefour Italia, diventa banca a seguito di una fusione per incorporazione con Carrefour Banque, la banca del gruppo che opera in Francia da più di 20 anni con oltre 2,5 milioni di clienti e una raccolta di 1,6 miliardi.

Si tratta della prima succursale di Carrefour Banque al di fuori del territorio francese, in attesa di replicare l’operazione in altri Paesi europei. In Spagna opera Servicios Financieros Carrefour che opera nel credito al consumo con 2,5 milioni di carte emesse.

La nuova realtà italiana si appoggerà a una nuova piattaforma informatica a livello europeo per la gestione delle carte di credito al fine di creare sinergie sui volumi, oltre a sinergie da prodotto. Carrefour Banque è controllata per circa il 61% da Carrefour e per oltre il 39% da Bnp Personal Finance.

In Italia di catene della grande distribuzione direttamente attive nei servizi finanziari non ce ne sono: qualcuna ricorre alle carte appoggiandosi ad altri intermediari; Coop è invece operativa nel prestito sociale con una raccolta miliardaria. Ma non è proprio la stessa cosa, specie quando Carrefour potrà fare raccolta.

«Gli sportelli finanziari – spiega Grimaldi – si situano sulla barriera delle casse degli ipermercati. Con doppia apertura interna ed esterna. Il nostro approccio sarà sempre quello della massima responsabilità nei confronti della clientela: le famiglie non correranno nessun rischio di sovra indebitamento. Non finanzieremo clienti con più del 60% del reddito impegnato».

Tuttavia i consumi sono in calo, i redditi in erosione e i rischi di insolvenza in crescita. É il momento migliore per varare uno sportello bancario?

«Secondo noi sì – risponde Grimaldi – anche perchè i tassi di insolvenza sono in calo. Dopo l’impennata del 2008/9 con i licenziamenti e il ricorso alla cassa integrazione, oggi la situazione va migliorando. Inoltre osserviamo che, a fronte del calo dei prestiti finalizzati, quelli personali dimostrano una buona tenuta. Un segnale di ottimismo».