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 2011  ottobre 04 Martedì calendario

Ronchi Alberto

• Ferrara 1 ottobre 1961. Politico. Assessore Cultura e Giovani del Comune di Bologna. Già assessore alla Cultura dell’Emilia Romagna, nel 2010 fu «[...] sacrificato sull’altare dei piccoli accordi di partito (e quindi non riconfermato in giunta [...]), nonostante a suo favore si siano mobilitati, con tanto di appelli, petizioni e perfino la creazione di un gruppo su Facebook (3.500 mila adesioni), segmenti trasversali del mondo intellettuale emiliano, da Piacenza a Ferrara, da Rimini a Ravenna [...]» (Francesco Alberti, “Corriere della Sera” 10/5/2010) • «[...] l’assessore alla cultura stimato da tutti, ma silurato per un accordo sulle poltrone nel passaggio dalla seconda giuta Errani [...] si è laureato in filosofia. Non usa telefonino perché - spiega - “Se non sei il capo della protezione civile puoi vivere anche senza”. Non vuole usare carte di credito (e non ne possiede una) “perché ancora non si è capito quanto paghi e per cosa”. Non si fa accreditare lo stipendio in banca, e appena nominato assessore fu protagonista di una piccola battaglia perché il suo stipendio fosse liquidato ogni mese in contanti: [...] “Mi pare paradossale che siamo noi a prestare denaro alle banche, che ci guadagnano sopra, e non il contrario” [...] Si è laureato a Bologna, nei primi anni ottanta. Il primo voto lo ha dato a Democrazia Proletaria, dal 1991 vota verde. Per lui sono scesi in campo Paolo Fresu, Francesco Guccini, Carlo Lucarelli, Giuseppe Bertolucci [...] vanta nel suo curriculum la fondazione di un cineclub e di un cinema (“La sala Baldini - ricorda con una punta di orgoglio - esiste ancora”) e racconta di essersi dimesso dall’Arci, una volta eletto e nominato in giunta “perchè al conflitto di interessi ci credo ancora”. Fuma come un turco, e detesta la politica “che si mette a compilare programmi elettorali di 500 pagine che poi non leggerà nessuno”. [...]» (Luca Telese, “il Fatto Quotidiano” 11/5/2010).