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 2011  settembre 22 Giovedì calendario

Il tavolo verde paga di più se è virtuale - È boom per il gioco online, dopo il placet dei monopoli di Stato lo scorso luglio al poker in ver­sione cash, tutto e subito con soldi veri, e dei ca­sinò games, dai dadi al black jack, dal baccarà alla roulette

Il tavolo verde paga di più se è virtuale - È boom per il gioco online, dopo il placet dei monopoli di Stato lo scorso luglio al poker in ver­sione cash, tutto e subito con soldi veri, e dei ca­sinò games, dai dadi al black jack, dal baccarà alla roulette. Già a fine anno, secondo le stime dello studio Carboni & Partners, la raccolta su web dovreb­be più che raddoppiare raggiungendo gli 11,7 miliardi di euro. Per decollare letteralmente nel triennio successivo, con una spesa che po­trebbe superare nel complesso i 70 miliardi di euro. Dei quali oltre 65 destinati a tornare nelle tasche dei giocatori sotto forma di vincite. A favore dell’online soprattutto la constata­zione che il tavolo verde virtuale paga di più, co­me testimoniano i dati elaborati dall’agenzia Agicos: nei mesi di luglio e agosto poker a tor­neo e poker cash hanno fatto registrare un «payout», rispettivamente, prossimo al 90 per cento e superiore al 97 per cento, contro una quota media di restituzione delle giocate stima­ta per l’intero comparto attorno al 75 per cento. Dovendo competere con l’offerta illegale su internet, iconcessionarisonoinfattitenutiadi-stribuirevinciteperalme­no9eurosu10mapos-sonoancherinunciareaunafettamaggiorede-gliincassiper umentarel’appealdeiproprita­voli virtuali. E anche il fisco, per i nuovi giochi, si accontenta di introiti più bassi. In prospettiva,a mettere il turbo al giro d’affa­ri online, la programmata introduzione delle web slot machine , da cui i tradizionali apparec­c­hi di intrattenimento devono attendersi una fe­roce concorrenza, e la possibilità di sfruttare i nuovi canali legati alla televisione interattiva e al mobile gaming su smartphone. Un business in rapido divenire che fa gola a grandi realtà, già nell’elenco degli aggiudicata­ri di concessione, dalla media company Neo­mobile a Mondadori e Poste Mobile, o attese in lista, come Telecom, Wind e Vodafone. In parallelo al previsto forte sviluppo, il gioco online è destinato a mutare in fretta composi­zione e relativi pesi. Il 2011 vedrà i «casinò ga­mes » raccogliere 4 degli 11,7 miliardi comples­sivi, mentre «poker cash» e «poker a torneo» si attribuiranno l’uno 3,6 e l’altro 2,4 miliardi,con incidenza rispettiva sul totale pari al 31 per cen­to e al 20 per cento circa. Ma nell’arco di un trien­nio ci si aspetta che il secondo diventi, in propor­zione al primo, quasi marginale. Alle scommesse sportive su Internet, invece, si ascrivono quest’anno grosso modo 1,2 miliar­di e, in vista del 2014, una lenta ma costante pro­gressione. Nello stesso periodo si prevede l’af­fermazione del Bingo in versione web, capace di portare il proprio giro affari alle soglie del mezzo miliardo, e il moltiplicarsi del business delle lotterie online fino a un valore analogo, a un ritmo di crescita secondo solo a quello delle slot virtuali, la cui raccolta, però, varrà almeno sette volte tanto.